Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

FINANZIARIA SICILIA: ADASC INVITA IL GOVERNO REGIONALE AD APPLICARE LO STATUTO SICILIANO E RIPRISTINARE L’ALTA CORTE,


L’“A.D.A.S.C.” – Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini critica aspramente l’impugnativa di molti articoli (33 su 48)della finanziaria regionale da parte del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana
Milazzo (Me), 30/01/2014 - Il comportamento del Commissario dello Stato indubbiamente creerà un danno incalcolabile ai siciliani già vittime di una crisi economica provocata anche da una politica miope che si è susseguita negli ultimi anni. E’ inaccettabile che vengano tagliati i fondi all’Arpa Sicilia mettendo seriamente a rischio l’attività di monitoraggio ambientale.


L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha condotto un ottimo lavoro sul nostro territorio e ha fornito alle Istituzioni e a tutti i portatori di interessi collettivi e diffusi importanti risultati sulla qualità del nostro ambiente.
Al posto di dare altri fondi all’Arpa, che lamenta da anni carenza di risorse e personale, il commissario dello stato decide di tagliare i fondi. Tutto va a discapito dei siciliani che, sono vittime anche di un elevato inquinamento ambientale con inevitabili ripercussioni sulla salute pubblica.
Pur consapevoli della grave eredità economica in cui versa la nostra regione siamo certi che si possano trovare risorse per finanziare le attività dell’Arpa Sicilia, indispensabili per il nostro territorio.

I tagli, il Commissario dello Stato dovrebbe applicarli in altri settori (stipendi di dirigenti pubblici strapagati, costi e benefici della classe politica ecc.) nei quali ci sono sprechi, quelli che hanno dissestato la Regione Siciliana. E’ doveroso citare che i tagli previsti dal Commissario dello Stato riguardano anche ciechi, sordomuti, talassemici, scuola, Università, Teatri, musei, minori, disabili, anziani, malati, orfani, riserve naturali, parchi, consorzi di bonifica e associazioni antimafia.
Unica nota positiva del Commissario dello Stato l’impugnativa del comma art. 5 che prevedeva una diminuzione del 7% delle royalties ai petrolieri.
Riteniamo che il Governo Centrale deve assolutamente intervenire per porre fine a questo massacro sociale.

Infine invitiamo il Governo Regionale ad applicare interamente lo Statuto Siciliano e di ripristinare l’Alta Corte.


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