Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FORCONI: LA RIVOLUZIONE E' INEVITABILE, I CITTADINI SCENDANO IN STRADA

Venticinque arresti nei confronti di patecipanti alle proteste del Movimento dei Forconi tra Andria e Barletta, avvenute lo scorso dicembre. La Polizia ha acquisito le immagini su violenze commesse per costringere i commercianti a chiudere le proprie attività. 7 persone sono finite ai domiciliari; per altre è scattato l'obbligo di dimora. Al vaglio la posizione di circa 50 persone
 17/01/2014 - Il Movimento dei Forconi invita, sulla propria pagina Fb “tutti i siciliani a seguire le azioni del Movimento dei Forconi che sta attuando una serie di incontri in Sicilia e in tutta Italia per organizzare un serio e grosso attacco contro la classe politica corrotta, ladra e soprattutto incapace di intendere e volere. Soprattutto in Sicilia, occorreranno anche le ruspe poiche' i magistrati da soli non ce la fanno. Escano fuori pure donne, vecchi e bambini. Calvani ha gia' iniziato a Roma coi trattori.
Così scrivono sulla propria pagina Facebbok i rappreesentanti del Movimento dei Forconi: "Milioni di italiani sono all'asta per colpa di questa classe politica criminale venduta alla grande finanza."

 "I dipendenti del governo si alzano la paga del 30%." Questa notizia (articolo di Franco Bechis) circola da tre giorni senza nessuna smentita. Possibile che si abbia il coraggio di fare una cosa del genere nel momento più cupo del paese dalla fine della Seconda Guerra Mondiale?

In Francia nel 1789 non c'era internet e forse per questo la gente incazzata realmente e non virtualmente ha colto tutte le energie e ha sovvertito un sistema. E tutto non è stato più come prima.

Alle ore 10:00 di sabato 18 gennaio, cittadini, manifestanti e coordinatori locali del 9 dicembre di molte regioni italiane porteranno la protesta dinanzi alle sedi regionali della TV pubblica. L'obiettivo è quello di "pretendere un'informazione chiara e completa, non solo dalla RAI, ma anche da tutti gli organi di stampa". In tale circostanza sarà consegnato direttamente, tramite delegazioni del vari comitati, un comunicato stampa con le nostre richieste. La protesta di fronte alla sede di via Mazzini è prevista nei giorni successivi al 18 gennaio.

Troppe falsità sui nostri riguardi a cui abbiamo deciso di rispondere nel modo più opportuno.

Stanno per essere informati tutti i direttori delle sedi regionali della Rai. Invitiamo tutti i giornalisti e i liberi cittadini a recarsi dinanzi alle sedi regionali sabato 18 gennaio per poter ricevere il comunicato stampa che verrà consegnato alle ore 10,00 in molte sedi regionali.

I giornalisti che non potranno recarsi in loco o delle regioni dove non saranno tenute le manifestazioni, avranno la possibilità di ricevere il materiale prenotandolo a questa mail e segnalando la testata di riferimento: danilocalvani.ufficiostampa@gmail.com.

Il comunicato stampa che consegneremo nelle mani dei direttori Rai, sarà inoltre pubblicato su tutti i nostri canali di comunicazione il 18 Gennaio stesso, insieme all'elenco dei nomi e cognomi dei direttori della TV di Stato, che hanno deciso di accogliere i nostri coordinatori ricevendo così la nostra lettera.

Informiamo inoltre che, a partire dallo stesso giorno del 18 gennaio e nei giorni successivi, molti cittadini, manifestanti, presidi e coordinamenti locali del 9 dicembre, hanno già dato piena adesione al "Cammino della Libertà" che, da tutt'Italia, prevede un percorso a piedi e/o con mezzi privati/pubblici in direzione della capitale. Sarà qui che i manifestanti, nei vari punti d'incontro lungo le vie consolari (che saranno comunicati a breve), si riuniranno e a loro discrezione potranno decidere di rimanerci in modo permanente, e/o di spostarsi a seguito negli altri punti centrali di Roma che saranno indicati.

Alcuni dei vari presidi e coordinamenti locali che parteciperanno a questa iniziativa, stanno comunicando degli indirizzi di post pay (o altri conti) per donazioni necessarie, atte, verosimilmente, a poter garantire a chiunque di partecipare, anche a coloro sprovvisti di adeguate possibilità economiche. Ciascun numero di post pay dovrà essere riconosciuto dal Coordinamento 9 dicembre e successivamente reso pubblico. Tutti movimenti bancari saranno comunicati per una maggiore trasparenza.

A Roma il popolo sovrano comunicherà revoca del mandato a coloro che, di fatto, sono dei meri dipendenti del popolo stesso: il "governo Letta", il parlamento e le istituzioni.

Questi sono gli Italiani veri, altri fanno solo chiacchiere e accordi politici!!





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