Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

GIUSTIZIA ITALIA: “SCONFORTANTI I DATI DEL MINISTRO CANCELLIERI, EPPURE DIFENDE LA RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA”

“Allerta giustizia. Siamo lontani da una soluzione!” Benedetto Attili, Segretario Generale Uil Pubblica Amministrazione
Roma, 21/01/2014 - “A dir poco sconfortanti i dati forniti dal Ministro della Giustizia, nel corso dell’odierna audizione alla Camera per la relazione sull’attività 2013: quasi 9 i milioni di processi pendenti nei tribunali italiani, tra civili e penali. Eppure il Ministro Cancellieri torna a difendere il percorso delineato dalla riforma della geografia giudiziaria, attribuendole "un'importanza strategica” sia in termini di risparmi di spesa per il bilancio dello Stato sia come strumento di efficientamento dell’attività.
Tuttavia, ciò che al momento possiamo constatare è il caos che regna sovrano negli uffici giudiziari, una bolgia infernale derivante dall’accorpamento delle sedi, dallo spostamento del personale, dall’inadeguatezza dei locali riceventi, dall’eccessiva ampiezza dei bacini di utenza.

Fattori ai quali si aggiungono gli oneri sostenuti per l’inevitabile aumento delle spese di notifica, i costi per i traslochi, quelli per le locazioni non cessate delle sedi soppresse, spesso adibite ad archivi a causa dell’incapienza dei locali delle sedi accorpanti. Ma ciò che più preoccupa è il forte disagio che ne deriva per i cittadini utenti e per gli operatori della giustizia, molto spesso soggetti a carichi di lavoro enormi in condizioni ambientali assolutamente inadeguate. I numeri esposti dal Ministro sono esemplificativi di un problema serio, che non è ipotizzabile pensare di risolvere con la riforma della geografia giudiziaria, così come è stata concepita. Per questo invitiamo il Ministro della Giustizia ad una profonda riflessione sulle modifiche necessarie, per le quali riteniamo assolutamente necessario un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali.”



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