Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

LEGGE ELETTORALE E PREMIO DI MAGGIORANZA: CI DIRANNO PURE PER CHI VOTARE?

14/01/2014 – Come pugili suonati. Così hanno ridotto la gente, il popolo. Hanno trasformato in le persone, i cittadini in elettori. La politica si è fatta garante, a difesa del sistema economico. Chi vuole si suicidi pure, nessuno farà mai un comunicato né un appello per questi che andrebbero considerati almeno ‘caduti sul lavoro’ e come tali ricordati, commemorati, pianti e difesi. Invece no, vengono visti come rompiscatole, elementi di ostacolo alla missione di chiedere ed imporre: tasse, soprattasse e balzelli.
Il debito pubblico, che la politica ha fatto e gonfiato, viene accollato al popolo, e il popolo usato a scopi elettorali: votate (per chiunque di noi 'allargati') e non rompete le scatole.

Il sistema elettorale illegittimo, fuorilegge, non lo hanno fatto certi gli elettori. Eppure tutto è ‘regolare’, seppure illegittimo. A noi tocca pagare pure quei parlamentari eletti col premio di maggioranza che ora la Consulta definisce «distorsivo» della volontà degli elettori e «non proporzionato» agli obiettivi di governabilità per i quali sarebbe stato architettato.

Malgrado ciò nessuno li tocca e continuiamo a pagarli profumatamente questi deputati «distorsivi» . Per la Corte Costituzionale le «Camere sono legittime». Illegittimo forse sarà il popolo? Saremo noi che dobbiamo pagare le tasse e stare zitti?

Ancora una volta la magistratura dà le direttive al Paese, stabilisce l’agenda della politica. La prossima volta ci diranno pure per chi votare?

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