1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

“MENTRE POMPEI CROLLA IL MINISTERO DEI BENI CULTURALI PROCESSA I SINDACALISTI": BRAY SI DIMETTA!”

Roma, 10/01/2014 - “Due sindacalisti sono stati sottoposti ad un procedimento disciplinare per aver denunciato l’insostenibile situazione di degrado, inefficienza ed abbandono in cui versa una delle aree archeologiche più importanti del mondo”. Con queste parole il Segretario Generale della Uil Pubblica Amministrazione Benedetto Attili deplora l’azione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. “Quello perpetrato dall'amministrazione dei Beni Culturali”, continua Attili, “costituisce un violento attacco al diritto del sindacato e dei propri rappresentanti di poter informare l'opinione pubblica su fatti reali e concreti,
ed assume connotati di estrema gravità allorché la diffusione delle notizie riguarda situazioni di emergenza che costituiscono un pericolo tangibile sia per l’incolumità e per la salute dei visitatori del sito archeologico sia per le condizioni di rischio in cui i lavoratori sono costretti d operare, non tralasciando ovviamente l’importanza della salvaguardia del bene monumentale stesso. Come tale, questo attacco, arbitrario e privo di qualsiasi motivazione, va respinto e condannato”.

Secondo il Segretario Generale della Uil Pubblica Amministrazione “L’atteggiamento della locale Soprintendenza, che ha avviato le procedure disciplinari, oltre a rappresentare una gravissima lesione dei diritti sindacali e della libertà di informazione, assume le sembianze di un monito e di un’odiosa pressione psicologica nei riguardi di tutti i rappresentanti dei lavoratori nell’esercizio delle proprie funzioni costituzionalmente tutelate; il tutto con la palese complicità della dirigenza centrale del Ministero che ha avallato e recepito i “desiderata” della soprintendenza Napoli-Pompei.”

“La UIL Pubblica Amministrazione”, prosegue Attili, “considera assolutamente inaccettabile ogni forma di repressione e compressione dell’esercizio dell’azione sindacale e della libertà di informazione, repressione che evoca i fantasmi di un periodo nero della nostra storia che credevamo finito per sempre. Per questo esprimiamo ai due sindacalisti coinvolti la nostra piena solidarietà e tutto il nostro sostegno, garantendo agli stessi piena assistenza in tutte le sedi”.

Conclude Benedetto Attili “Dal Ministro Bray, vertice politico di quel Dicastero, avremmo voluto registrare una forte assunzione di responsabilità in relazione al rispetto delle garanzie Costituzionali afferenti alle Organizzazioni Sindacali ed alla libertà di informazione, invece, con il suo silenzio, ha di fatto avallato questa gravissima lesione di diritti costituzionalmente garantiti, pertanto, ci attendiamo un solo atto di responsabilità: le sue dimissioni.”

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