Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

PATTI: SGOMBERATA PALAZZINA POPOLARE PER GRAVI CARENZE STRUTTURALI

Patti: considerato l'esito delle indagini sui materiali delle strutture in cemento armato della palazzina, il Sindaco di Patti, Mauro Aquino, ha disposto lo sgombero dell'intero stabile per gravi carenze strutturali. Dall'esame effettuato dai tecnici dello IACP si evince che il calcestruzzo di tutti gli elementi strutturali delle fondazioni e di tutti i piani considerati, non è idoneo a garantire la stabilità della palazzina

 Patti, 22 gennaio 2014 - A seguito della nota inviata al Comune di Patti dal Commissario Straordinario dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) di Messina, Dott. Venerando Lo Conti, con la quale si comunica l'esito delle indagini preliminari sui materiali delle strutture in cemento armato della palazzina "A" sita in via Corso Matteotti 51/A (prospiciente il Palazzo di Giustizia), di proprietà dello stesso Ente, il Sindaco di Patti, Avv. Giuseppe Mauro Aquino, con propria ordinanza ha disposto lo sgombero dell'intero stabile per gravi carenze strutturali. Dall'esame effettuato dai tecnici dello IACP si evince, infatti, che il calcestruzzo di tutti gli elementi strutturali delle fondazioni e di tutti i piani considerati (eccettuato solo il primo livello di pilastri e travi), non è idoneo a garantire la stabilità della palazzina, specie in caso di sollecitazioni indotte da un evento sismico di una certa entità.

Alla luce di tale relazione il Sindaco Aquino, nella qualità di Autorità locale di Protezione Civile, ha emesso l'ordinanza di sgombero. Nello stesso tempo l'Amministrazione comunale si è attivata per trovare
locali idonei dove poter far alloggiare le sette famiglie, per un totale di diciotto
persone, che attualmente occupano la palazzina da sgomberare. A tal proposito è stata
già acquisita la disponibilità del gestore di un residence a ospitare le famiglie
sgomberate.

Questo pomeriggio il Sindaco ha voluto incontrare gli occupanti della
palazzina oggetto dell'ordinanza, per informarli personalmente della situazione di
pericolo e per illustrare nel dettaglio, attraverso anche l'Ufficio comunale di
Protezione Civile, i rilievi mossi dai tecnici dell'Istituto Autonomo Case Popolari. Il
Sindaco Aquino, ricevuta la relazione dello IACP, ha informato immediatamente Sua
Ecc.za il Signor Prefetto di Messina, Dott. Stefano Trotta. Al contempo ha convocato
per venerdì prossimo un tavolo tecnico urgente, cui sono stati invitati lo IACP, la
Prefettura, il Dipartimento Provinciale della Protezione Civile e il Genio Civile di
Messina, per affrontare tutti insieme la problematica.

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