Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PRC MESSINA: "SCHELETRI NELL'ARMADIO TRAVESTITI DA PALADINI DEL POPOLO SI AGGIRANO PER IL CONSIGLIO COMUNALE"

Federazione di Messina Partito della Rifondazione comunista: "Il Consiglio Comunale di Messina ha mostrato il suo reale interesse a scoprire la verità sui conti di ATO e Messinambiente, quindi sui costi di quel servizio rifiuti che ha contribuito a mettere in ginocchio il bilancio della città. Ha quindi determinato una Tares così alta che ha pesantemente colpito tutti i cittadini e gli operatori commerciali in questo momento di crisi. Solo 11 consiglieri comunali presenti su 40 dimostra e senza ombra di dubbio il vero interesse per Messina"

Messina, 23/01/2014 - Il Consiglio Comunale di Messina ha mostrato il suo reale interesse a scoprire la verità sui conti di ATO e Messinambiente, e quindi sui costi di quel servizio rifiuti che ha contribuito a mettere in ginocchio il bilancio della città negli anni, e quindi la città stessa, e ha determinato una Tares così alta che ha pesantemente colpito tutti i cittadini e gli operatori commerciali in questo momento di crisi e di incertezza sul futuro.

Tares voluta da quel governo nazionale messo in piedi da quelle stesse forze politiche, PD UDC e Pdl, che in primo luogo sono le responsabili dello sfascio cittadino e che pure si sono adoperate per convogliare sulla Giunta insediata da appena sei mesi il malcontento popolare. Il fatto che a volere fortemente la commissione d'inchiesta siano stati i consiglieri di riferimento dell'amministrazione, e a insabbiarla con le solite vecchie logiche quelli che invece fanno riferimento ai predetti partiti e relativi satelliti, la dice lunga sugli scheletri negli armadi di tanti consiglieri, compresi quelli che a volte strillano più forte rivestendo i panni dei paladini del popolo.

Rifondazione comunista ritiene necessario regalare a questa città almeno uno squarcio di luce su questa materia oscura, e condanna questo atteggiamento chiaramente ostruzionistico e dilatorio della maggioranza consiliare. Solo 11 consiglieri comunali presenti su 40 dimostra e senza ombra di dubbio il vero interesse per Messina.





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