Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SAN FRATELLO: ARRESTATO 83ENNE IN POSSESSO DI OLTRE 5000 EURO CONTRAFFATTI

San Fratello (ME), 14/01/2014 - Nella tarda mattinata di sabato 11 gennaio u.s., giungeva alla Stazione Carabinieri di San Fratello una telefonata che segnalava la presenza, all’interno di un panificio di quel centro, di un uomo forestiero molto anziano il quale effettuava pagamenti agli esercenti con banconote false. Personale della locale Stazione si recava tempestivamente sul luogo indicato, avendo modo di constatare la presenza di un soggetto che corrispondeva alla descrizione. Decidevano così di controllarlo chiedendogli generalità e motivo della sua presenza in paese.
Lo stesso veniva identificato in S. G. B., classe ’30, originario di Brolo, ma residente a Capo d’Orlando, coniugato, pensionato, con precedenti di polizia.

Notato lo stato di agitazione provocato dal controllo i militari, a quel punto insospettiti, chiedevano all’anziano signore se avesse con sé banconote contraffatte. Questi resosi evidentemente conto che a nulla sarebbe servito mentire, estraeva dalla tasca della giacca due banconote da euro 20,00 e le consegnava ai militari. Entrambe, nonostante potessero apparire a prima vista genuine, presentavano tuttavia il medesimo numero di serie e, per ciò solo, da ritenersi contraffatte.
La successiva perquisizione alla vettura dell’anziano, una Fiat “panda” di colore rosso, parcheggiata nei pressi del panificio, consentiva di rinvenire sui sedili della stessa, una busta in plastica contenente uno shampoo ed un gel per capelli, oltre ad uno scontrino fiscale, da cui si evinceva che S. G. B., poco prima, aveva acquistato detta merce in un negozio del luogo, pagandola 4 euro circa. Non escludendo che potesse averlo fatto utilizzando altre banconote contraffatte, i militari si recavano nel vicino negozio, dove accertavano che effettivamente il citato aveva pagato la merce con una banconota da euro 20,00, poi risultata avere lo stesso numero seriale di quelle che, poco prima, aveva consegnato ai Carabinieri. Tale doveva essere il metodo utilizzato dall’anziano ma scaltro signore: acquistare merce per pochi euro da ignari esercenti, per poi pagarla con una banconota da 20,00 euro contraffatta, così da garantirsi il resto in denaro genuino oltre, naturalmente, ai prodotti comprati.

A quel punto i Carabinieri della Stazione, congiuntamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Santo Stefano di Camastra nel frattempo giunti sul posto, decidevano di perquisire anche l’abitazione dello S. G. B. situata, come già detto, nel comune di Capo d’Orlando. L’attività consentiva di rinvenire, all’interno di una cassettiera della camera da letto, un berretto in lana con all’interno ben 250 banconote da euro 20,00, per un importo complessivo di 5000,00 euro, tutte risultate contraffatte.

All’esito di tali ulteriori e gravi risultanze lo S. G. B., che nel frattempo sentitosi male era stato accompagnato presso il pronto soccorso di Sant’Agata di Militello (ME) per accertamenti sanitari, che hanno poi escluso l’insorgenza di patologie, veniva tratto in arresto poiché ritenuto responsabile dei reati di spendita e introduzione nello Stato, senza concerto di monete contraffatte(art. 455 c.p.) e truffa (art. 640 c.p.).
Su disposizione della competente A.G. di Patti, S. G. B. veniva posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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