Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TESTIMONI DI GIUSTIZIA: "DISTINGUIAMO TRA TESTIMONI E COLLABORATORI DI GIUSTIZIA"


In riferimento alle notizie apparse di recente sulla stampa italiana questa Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, unitamente al suo Presidente Ignazio Cutrò e ai soci della stessa, intendono dichiarare quanto segue: troppo spesso la stampa attribuisce con superficialità lo status di Testimoni di Giustizia a persone che Testimoni di Giustizia non sono, persone che non hanno mai beneficiato dello speciale programma di protezione così come previsto dalla legge 45/2001
Bivona, 17/01/2014 - Riteniamo doveroso chiedere alla stampa e a tutti i mezzi di informazione maggiore accortezza e sensibilità nell’evitare di attribuire con fin troppa disinvoltura e senza alcuna necessaria e opportuna verifica lo status giuridico di Testimone di Giustizia a chicchessia.

Restituire dignità ai Testimoni di Giustizia significa anche fare una seria e trasparente attività di in-formazione così come ha precisato il Segretario Generale della FNSI, Franco Siddi, in occasione del convegno organizzato dalla Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia del 20 dicembre 2013 avuto luogo presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

In definitiva coloro che erroneamente sono indicati o, nella peggiore della ipotesi, falsamente si attribuiscono la veste di Testimone di Giustizia raccontano il falso, diffondono notizie del tutto destituite di fondamento, non corrispondenti alla realtà dei fatti e in tale misura persino lesive della dignità e della onorabilità di coloro che, con un forte gesto di coraggio civile, hanno offerto il loro contribuito spontaneo alla magistratura italiana nella lotta contro la criminalità di stampo mafioso.

Ignazio Cutrò




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