Lettera Aperta al Prefetto di Messina, senza impresa non c’è Italia…
Brolo, 18 febbraio 2014 – Fausto Ridolfo presidente dell’associazione Casartigiani dei nebrodi, in occasione della manifestazione nazionale “ senza impresa non c’è Italia”, creato da Rete Imprese Italia. Ha inviato al Prefetto di Messina il dott. Stefano Trotta, una lettera aperta volta a rappresentare per l’associazione Casartigiani dei Nebrodi un ulteriore momento di riflessione circa i problemi che le imprese della provincia di Messina si trovano ogni giorno costrette ad affrontare.
L’anno 2013 è stato un anno durissimo per le imprese a causa delle sempre più asfissiante crisi economica; in Italia 149 persone si sono suicidate, di queste 149 persone che si sono suicidate, 2 persone erano degli imprenditori della provincia di Messina.
Le cause principali dei suicidi sono i debiti nei confronti delle banche, dei fornitori, del
fisco e dall’impossibilità di trovare delle soluzioni transattive eque per
riuscire a ripianare i debiti con essi. Un altro elemento è la difficoltà ad
accedere al credito bancario, il fenomeno del credit crunch (ristrettezza del credito) inizia sempre più ad indurre gli imprenditori a
rivolgersi agli usurai per ottenere del credito ( pagato a carissimo
prezzo… sia a livello economico sia a livello psicologico).
Nella lettera aperta sono state in sintesi evidenziate le problematiche
per le imprese:
- dalla mancanza di dialogo tra le autorità locali con le
organizzazioni di categoria;
- il blocco dei fondi per le provincie, i quali sono bloccati in attesa
di conoscere il destino delle provincie o dei liberi consorzi fra i
comuni;
- l’ente Crias che da quasi 2 anni è senza un legittimo consiglio di
amministrazione, la cui gestione è affidata a dei “commissari ad
acta” designati dall’assessorato alle attività produttive;
- il blocco dell’edilizia e dei lavori pubblici;
Casartigiani dei Nebrodi
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- la disapplicazione da parte della Pubblica amministrazione del
d.lgs. 192/2012, che prevedeva i pagamenti per le imprese entro
30/60 giorni per i lavori eseguiti da parte delle imprese presso gli
enti pubblici;
- la riforma della tassazione locale che prima con la tares ed nel
2014 con la tari porterà ad un aggravio di costi per le imprese. Si
evidenzia in provincia di Messina l’assenza di un politica di
gestione sostenibile della filiera dei rifiuti;
- l’inapplicazione dello statuto delle imprese, in vigore dal 2011;
- il crescente fenomeno dell’abusivismo professionale nei settori
parrucchierie, benessere e nel settore delle pulizie professionali.
Un fenomeno a cui i vari comuni della provincia di Messina non
hanno voluto attivare delle iniziative per cercare di fermare il
fenomeno dell’abusivismo;
Fausto Ridolfo ha dichiarato <
>.
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