Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

CARONTE&TOURIST: SCONTRO SINDACATI SU NEWCO E SMANTELLAMENTO DIRITTI LAVORATORI, ROTTE LE TRATTATIVE

La Filt Cgil annuncia lo sciopero. Foti: “Si gioca sui bisogni e si lancia l’idea che sono le tutele a ostacolare il lavoro”
Messina, 28 feb ’14 - Rotte le trattative tra Caronte&Tourist e sindacato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Durante le procedure di raffreddamento di stamani, richieste dalla FILT-CGIL per proclamare lo sciopero, l’azienda ha in sostanza ribadito che se i lavoratori non accetteranno le condizioni proposte, una parte dei servizi saranno effettuati da una nuova società armatrice creata ad hoc con marittimi neoassunti e retribuiti con il solo salario di base previsto dal CCNL.

L’offerta non trattabile di Caronte e Tourist, e su cui si è verificata la rottura anche con Fit-Cisl, Uiltrasporti,Fima-Fast-Confsal, Ugl-Mare, Admi Marittimi ed Usclac-Uncdim, presenti all’incontro, consiste nell’aumento del numero di giornate lavorative che ogni marittimo dovrebbe effettuare per far fronte al maggior numero di corse richieste per l’approdo di Tremestieri. La proposta comporta anche un aumento della quota di salario aggiuntivo ma il nodo del contendere non riguarda gli aspetti economici bensì il fatto che l’aumento delle giornate implica di fatto uno stravolgimento dell’attuale turnazione, faticosamente conquistata in anni di lotte. Turni ed orari di lavoro, così come le retribuzioni, almeno fino al dirompente ingresso di Bluferries nel mercato del traghettamento, erano pressoché simili sia per i marittimi privati che per quelli di RFI. “L’alterazione di questo equilibrio avviata da Bluferries da qualche anno – spiega Pino Foti della segreteria della Cgil Messina-, ha offerto l’assist a Caronte e Tourist per spostare la concorrenza solo sul costo del lavoro. Filt-Cgil ma anche Fit-Cisl, Uiltrasporti,Fima-Fast-Confsal, Ugl-Mare,Admi Marittimi ed Usclac-Uncdim hanno contrapposto invece una soluzione diversa e poiché già all’interno della stessa azienda e delle altre società del gruppo esistono differenze retributive e di turnazione hanno proposto di coprire il maggior numero di prestazioni attraverso un impiego più articolato di tutto il personale che salvaguardasse i turni di lavoro, offrisse possibilità di assunzioni e di crescita, e sanasse per quanto possibile le attuali differenze”.
“Caronte& Tourist - osserva Foti- gioca in realtà sui bisogni, lancia l’idea che una nuova società crea nuovo lavoro e che sono le tutele che ostacolano il lavoro. Dietro questo slogan c’è invece un pericolosissimo attacco ai diritti non solo perché la proposta del sindacato presupponeva assunzioni ma anche perché il disegno di Caronte e Tourist punta creare nuovi occupati senza diritti per togliere i diritti di coloro che già ce l’hanno”.
L’azienda stamani ha vanificato ogni tentativo di trovare una soluzione respingendo ad una ad una ogni possibile mediazione e dando il chiaro segnale che anche in un mercato più o meno bloccato come quello dello “Stretto”, retto in sintesi da un oligopolio, con l’alterazione dell’equilibrio pubblico/privato si è avviata anche la fase dello scardinamento delle regole. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti,Fima-Fast-Confsal, Ugl-Mare,Admi Marittimi ed Usclac-Uncdim, ritengono inaccettabile che le società pensino di mantenere inalterate linee, concessioni e tariffe scaricando le difficoltà solo sulle spalle dei lavoratori. L’unica strada resta quindi quella dello sciopero.

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