1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

FESTIVAL DI SANREMO 2014: "PERCHÉ OFFRIRE VISIBILITÀ AD UN ARTISTA BLASFEMO COME RUFUS WAINWRIGHT"

Rai: dichiarazione consigliere Antonio Verro: "Perche' offrire visibilita' ad un artista come Rufus Wainwright, esclusivamente noto per i toni blasfemi delle sue canzoni . Una televisione di servizio pubblico non dovrebbe puntare su questo tipo di personaggi"
21/2/2014 - Non si comprende perche' il palco del Festival di Sanremo debba offrire visibilita' ad un artista, come Rufus Wainwright, esclusivamente noto per i toni blasfemi delle sue canzoni . Una televisione di servizio pubblico non dovrebbe puntare su questo tipo di personaggi e polemiche per inseguire maggiori ascolti: altrimenti dove e' la differenza con le tv commerciali.
Spero che i vertici aziendali e di Rai uno vigilino con grande attenzione perche' Sanremo e' il Festival di tutti gli italiani e nessuno deve sentirsi offeso nei propri sentimenti civili e religiosi.
Ma sul sito web di Rufus la partecipazione al Festival di Sanremo non viene nemmeno menzionata. E intanto i dati di scolto del Festival continuano a scendere in maniera preoccupante.
Sono stati 7 milioni 673 mila i telespettatori (share 34.93 del per cento) che hanno seguito su Rai1 – dalle 20.53 all’1.00 – la terza serata del 64° Festival della Canzone Italiana.
La prima parte – dalle 20.53 alle 23.53– ha avuto 8 milioni 963 mila spettatori, con uno share del 34.36 per cento. La seconda parte – dalle 23.58 all’1.00– è stata vista da 4 milioni 17 mila persone con uno share del 39.14 per cento.
Il picco di ascolto è stato di 11 milioni 124 mila alle 22.07 durante l’ingresso di Flavio Caroli, mentre quello di share è stato del 46.81 per cento alle 23.18 alla fine dell’esibizione di Renzo Arbore.
La striscia “Sanremo & Sanromolo”, firmata da Pif e in onda dalle 20.36 alle 20.49, ha avuto 6 milioni 130 mila spettatori con il 21.51 per cento di share.
Nel prime time Rai1 è stata la rete più seguita con 8 milioni 871 mila telespettatori e il 30.13 per cento di share.

Nella puntata de “Il trucco e l’anima”,condotta da Carlotta Tedeschi,  in onda sabato 22 febbraio alle 12.30 su Radio1 Rai, in diretta dal Festival della Canzone di Sanremo, con gli ospiti Mauro Pagani e Dori Ghezzi si parlerà di “Creuza de Ma” ripubblicato in questi giorni. Il critico d’arte Flavio Caroli e lo scrittore Michele Serra, intervistati da Raffaele Roselli, ci aiuteranno ad entrare in modo diverso in questo Festival.




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