Avrà inizio oggi dinnanzi al Giudice per le udienze preliminari del tribunale di Patti l'udienza per 101 dei 156 indagati coinvolti nell'operazione 'Fake', condotta dalla Polizia di Stato lo scorso mese di marzo 2013 con accuse che vanno dal falso ideologico al voto di scambio
Patti (Me), 28/02/2014 – Tra gli imputati nel processo, che avrà inizio oggi presso il Tribunale di Patti, vi è pure il deputato nazionale del Partito Democratico Maria Tindara Gullo, figlia dell'ex vicesindaco di Patti, Francesco ‘Cisco’ Gullo , il padre e il nipote di questi, avv. Luigi Gullo, ex consigliere provinciale Pd.
Furono 156 le persone implicate nell’inchiesta ‘Fake’ dalla Procura di Patti, che ha emesso i relativi provvedimenti: 12 gli arrestati, tra questi il padre della neo deputata nazionale del PD, Maria Tindara Gullo tra le 156 persone indagate nell'ambito dell'inchiesta che portò all'arresto di 12 persone, tra cui il medico Francesco Gullo detto 'Cisco'. La Gullo, candidata al consiglio comunale di Patti alle elezioni del 2011, avrebbe dichiarato (nel gennaio 2011) di essere residente a Patti, presso l’abitazione del padre, ex vice sindaco di Patti ed ex assessore alle politiche sociali, a pochi giorni dalle elezioni amministrative, nelle quali lei stessa era candidata. Come la Gullo, altre persone dello stesso nucleo familiare, ma pure altre persone tra le 156 indagate complessivamente, si sarebbero trasferite in modo fittizio. La Gullo non avrebbe in effetti mai lasciato la sua abitazione di Montagnareale (Me), comune assai vicino a Patti, dove la parlamentare tuttora risiede.
I fatti si riferiscono alle elezioni comunali del 2011 a Patti, per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. 156 le persone coinvolte nella maxi-operazione, accusate di reati che vanno dalla soppressione di atti d’ufficio al voto di scambio, dal falso ideologico all’associazione per delinquere, alla truffa aggravata nei confronti di enti di formazione. Il gip del tribunale di Patti, Onofrio Laudadio, svolgerà lunedì prossimo gli interrogatori di garanzia delle 7 persone cui sono stati imposti gli arresti domiciliari, ovvero l’obbligo o il divieto di dimora.
In seguito ai fatti, la segreteria provinciale di Messina del Partito Democratico aveva sospeso dal partito gli iscritti destinatari dei provvedimenti emessi dalla Procura di Patti, tra le quali il padre della neo deputato Maria Tindara Gullo, eletta al parlamento nazionale nelle elezioni del 24 e 25 febbraio scorsi, nella circoscrizione Sicilia 2, nella lista del partito Democratico.
“La segreteria provvederà a nominare nei prossimi giorni - era scritto nella nota della segreteria provinciale PD - un commissario per il circolo del Pd a Patti, come richiesto dallo stesso segretario del circolo pattese. La commissione di garanzia del Pd - si legge ancora nella nota - valuterà se necessario assumere altre decisioni”.
Il Pd si dice pienamente fiducioso nella magistratura e negli accertamenti che essa vorrà svolgere, per fare piena luce sui fatti che vedono il deputato nazionale Maria Tindara Gullo e il cugino, consigliere provinciale Luigi Gullo, indagati per reati elettorali e il padre della neo parlamentare, Francesco Gullo detto 'Cisco', agli arresti domiciliari.
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