Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

PATTI: STALKER CONTRO I DATORI DI LAVORO AGLI ARRESTI DOMICILIARI

Patti (Me), 26/02/2014 – Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino straniero di nazionalità romena quarantasettenne, incensurato, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori (stalking). Vittime dell’uomo gli ex datori di lavoro, titolari della società presso cui lo stalker prestava servizio fino allo scorso 2 agosto.
Licenziatosi, il cittadino romeno avrebbe intentato un contenzioso nei confronti degli ex datori asserendo la spettanza di somme di denaro a lui dovute.

Non ottenendo quanto richiesto, lo stesso ha inscenato vere e proprie manifestazioni pubbliche di protesta incatenandosi ai cancelli di una chiesa cittadina, attirando così gli organi di stampa e diffamando gli ex datori. Le indagini avviate hanno poi appurato che lo stalker avrebbe continuato a minacciare le sue vittime sostenendo che avrebbe fatto di tutto per “rovinarle” arrivando a minacciare di incendiare l’esercizio commerciale dove in passato lavorava. Ulteriori accertamenti hanno inoltre fatto emergere diverbi precedenti al licenziamento e ripetute minacce quando il rapporto lavorativo era ancora in atto, un atteggiamento dunque aggressivo ed un livore evidenti, una ingiustificata condotta persecutoria che hanno portato alla misura cautelare.



Commenti