Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

PULIZIA NELLE SCUOLE, SCADONO I TERMINI PER UNA SOLUZIONE ALLA GARANZIA DEI SERVIZI ED ALLA CONTINUITA’ OCCUPAZIONALE


Appalti di pulizia nelle scuole, scadono i termini per trovare una soluzione alla garanzia dei servizi ed alla continuità occupazionale e di reddito dei 24 mila lavoratori ex lsu e degli appalti storici. I sindacati: “il governo non adempie agli impegni assunti con la legge di stabilita’”
Roma 13 febbraio 2014 - I segretari Generali di Cgil Cisl Uil e di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti chiedono la convocazione urgente del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità per la tutela occupazionale di 24mila lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizia di scuole.
La situazione degli Appalti di pulizia e servizi ausiliari negli istituti scolastici che coinvolge circa 24.000 lavoratrici e lavoratori Ex Lsu e dei c.d. Appalti Storici, ha raggiunto livelli gravissimi ed insostenibili.

Il Tavolo Governativo di confronto, costituito all'uopo dalla Legge di Stabilità del dicembre 2013 con l'obiettivo di individuare entro il 31 gennaio 2014, “le soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi alla successiva utilizzazione delle suddette convenzioni”; di fatto dopo l’ultima riunione svoltasi il 28 gennaio scorso, ha subìto, da parte Governativa, dei Ministeri e delle Istituzioni coinvolte, un’inspiegabile ed ingiustificata interruzione.

Nell’ultimo incontro le organizzazioni sindacali avevano presentato un documento propositivo per poter discutere ed individuare una soluzione, che non ha ottenuto nessun riscontro da parte della compagine governativa e dei soggetti istituzionali coinvolti; i quali, tra l’altro si erano assunti l’impegno di riconvocare le parti prima della scadenza del 31 gennaio 2014 come stabilito dalla norma.

Per questi motivi il 4 febbraio scorso, i segretari generali confederali e di categoria hanno scritto al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione, Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia, per chiedere di riconvocare urgentemente il Tavolo Governativo, denunciando il venir meno degli impegni assunti e a fronte di una situazione ormai insostenibile. La mancata convocazione e, soprattutto, l’assenza delle soluzioni stabilite dalla legge di stabilità, non solo costituiscono precise violazioni delle norme ma rischiano di creare conseguenze gravissime sui lavoratori, sul servizio e sugli istituti scolastici stessi.

I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti denunciano il grave stato di tensione sociale che si stà generando tra i lavoratori occupati, che sono spesso sostenuti dalle famiglie degli alunni, tutti fortemente preoccupati per quanto accadrà dal 1 di marzo 2014, cioè al termine della proroga degli appalti previsto dalla legge di stabilità.Nei territori e nelle istituzioni scolastiche si registra ogni giorno un incremento di iniziative di mobilitazione e di protesta alle quali il Governo, per coerenza con le norme approvate, deve una risposta.

Nei prossimi giorni Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti, unitamente alle confederazioni Cgil Cisl Uil, a fronte del permanere del silenzio Governativo annunceranno ulteriori iniziative di mobilitazione su tutto il territorio nazionale.


Commenti