Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

RENZI PREMIER MA SENZA SCAMBI DI POLTRONE NÉ VECCHI RITI INIZIATICI

Roma, 12/02/2014 – Un Governo democraticamente eletto sarebbe ciò cui un Paese libero e democratico ha diritto, specie in presenza di una situazione politica che non ha mostrato niente di buono per i cittadini, che non ha saputo attuare neppure una delle riforme per le quali sono stati nominati tecnici e governi di larga intesa. La salita di Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio dei Ministri potrebbe essere una necessità e perfino un’opportunità, ma a condizione che ciò avvenga
come modalità realmente innovativa, come novità forte, come uno shock per un paese che boccheggia e soffre.

Male si addicono, allora, certi annunci che prospettano alternanze di poltrona: dalla presidenza di qualcosa al ministero di qualcosa, dal ministero ad un altro ministero. Questo sarebbe, a nostro avviso, un modo pericoloso e sgradito di cominciare. Meglio nomi nuovi e modalità nuove. Meglio far da sé con inesperienza che mettersi sotto le ali di padrini secolarizzati che non hanno dimostrato di potere fare niente di positivo per il Paese, facendo parte di quella casta che ha portato l’Italia al degrado e alla corruzione più sfrenata e generale.


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