Operazione Corsi d'oro, Centri di formazione professionale segnalati alla Corte dei Conti Oggetto dell'indagine "Corsi d'oro" per l'indebita percezione di finanziamenti, nel periodo 2006/2011, per un ammontare complessivo di circa 47.000.000 di euro
I centri di formazione professionale oggetto delle attività investigative sono A.N.Co.L., A.R.A.M. e L.U.Me.N. ONLUS di Messina
Messina, 11 marzo 2014 - I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Messina hanno segnalato alla Corte dei Conti di Palermo un danno erariale causato dai tre enti di formazione oggetto dell'indagine "Corsi d'oro" per l'indebita percezione di finanziamenti, nel periodo 2006/2011, per un ammontare complessivo di circa 47.000.000 di euro. La Guardia di Finanza di Messina ha accertato che i centri di formazione
A.N.Co.L., A.R.A.M. e L.U.Me.N. ONLUS di
Messina, attraverso società create ad hoc, i cui amministratori erano
legati da vincoli di parentela o di fiducia erano in grado di
documentare spese relative al noleggio di attrezzature, ai servizi di
pulizia dei locali e agli affitti degli immobili in cui venivano svolti i
corsi di formazione, a prezzi notevolmente superiori a quelli di
mercato, così distraendo a proprio vantaggio i fondi loro destinati
dalla Regione.
Per giungere a questo risultato, è stata analizzata la disciplina di settore introdotta dalla Regione Siciliana, la quale prevede che gli enti autorizzati a svolgere attività nel settore della formazione professionale non debbano perseguire fini di lucro.
A seguito degli esiti delle indagini penali, le Fiamme Gialle peloritane hanno accertato che i
centri di formazione professionale
A.N.Co.L., A.R.A.M. e L.U.Me.N. ONLUS, oggetto delle attività investigative di Messina, attraverso lo schermo di società - appositamente create e i cui amministratori erano legati ai responsabili degli enti da vincoli di parentela e/o di fiducia - riuscivano a documentare spese relative al noleggio di attrezzature, ai servizi di pulizia dei locali e agli affitti degli immobili in cui venivano svolti i corsi di formazione, a prezzi notevolmente superiori a quelli di mercato, così distraendo a proprio vantaggio i fondi loro destinati dalla Regione. A causa di tale illecita condotta è venuto meno il requisito della "non lucratività" degli enti e, di conseguenza, la loro legittimazione a vedersi accreditati i fondi destinati alle attività di formazione.
Per tali motivi i finanzieri hanno segnalato alla Corte dei Conti un danno erariale a carico
dell'
A.R.A.M., per aver percepito indebitamente finanziamenti per circa Euro 27.150.000,00 e della
L.U.Me.N. ONLUS, per aver percepito indebitamente finanziamenti per circa Euro 3.100.000,00.
Nei confronti di entrambi gli enti è stata richiesta l'adozione della misura cautelare del sequestro conservativo, così da garantire la solvibilità nei confronti dell'erario.
Nello scorso mese di dicembre analoga informativa era stata inoltrata alla magistratura contabile nei confronti dell'
A.N.Co.L. Sicilia per un danno erariale di circa Euro 16.660.000,00.
Quest'attività a tutela del bilancio dell'Unione Europea e della Regione Siciliana - gli enti pubblici che hanno erogato i fondi per la formazione oggetto dell'attenzione degli investigatori - testimonia il fondamentale ruolo della Guardia di Finanza quale polizia economico finanziaria, imprescindibile e insostituibile baluardo a tutela del corretto utilizzo dei fondi pubblici, sia in virtù delle specifiche disposizioni legislative che affidano ad essa questocompito, che per la professionalità dei propri militari.
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