Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MILAZZO: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DENUNCIA ALLA PROCURA IRREGOLARITÀ FINANZIARIE 2004-2009

L’Amministrazione comunale presenta denuncia alla Procura di Barcellona presunte irregolarità finanziarie nel periodo 2004-2009
Milazzo, 01/3/2014 - L’Amministrazione comunale ha comunicato di aver presentato questa mattina alla Procura della Repubblica di Barcellona un esposto per denunciare presunte irregolarità finanziare nella gestione del Comune. Sette i punti oggetto dell’esposto:
a) “A decorrere dall’anno 2004 il Comune di Milazzo ha deliberato sistematicamente tutti i bilanci di previsione senza il rispetto dell’equilibrio economico.
Per tale motivo, in tutte le fasi di salvaguardia, ai parecchio milioni di debiti fuori bilancio si è data copertura fittizia, tramite alienazioni mai concretizzate;
b) Negli anni dal 2004 al 2009, mediante artifizi contabili veniva sistematicamente elusa la normativa sul patto di stabilità interno. In conseguenza di ciò l’Ente assumeva spese per somme ingenti che non avrebbero potuto essere legalmente impegnate né tanto meno avrebbero potuto essere effettuate;

c) Nei bilanci viene costantemente riscontrato una destinazione di somme a copertura di servizi essenziali che erano costantemente e volutamente sottodimensionate. Ciò al fine di impegnare somme su altre voci di spesa e per mantenere equilibri di bilancio che, già all’origine non erano mantenuti. Con particolare attenzione al costo dell’energia elettrica e agli impegni per spese legali;
d) Utilizzo del servizio economato anche per fini totalmente estranei da quanto previsto dalla normative vigente e per somme nettamente superiori a quelle destinate in bilancio. Con questo sistema si eludeva costantemente l’ordine cronologico dei pagamenti e veniva data precedenza a spese non necessarie (limite di spesa di 120 mila euro annui, previsti dal vigente regolamento comunale, sforato con spese che superavano i 500 mila euro);

e) Utilizzo per fini diversi di somme erogate per mutui, con dichiarazione di chiusura dei lavori senza che ciò fosse mai avvenuto;
f) Elevato utilizzo delle partite di giro. A fronte di entrate correnti consolidate per 26 milioni di euro il servizio conto terzi registrava un consolidato di oltre 37 milioni di euro (anni 2007 e 2008)
g) Costante utilizzo di somme a destinazione vincolata per copertura spese correnti senza il necessario reintegro delle spese nell’esercizio in corso, né in quelli successivi”.



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