Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SGARBI. «SU SALEMI LA MAGISTRATURA CONSENTA UN SUPPLEMENTO D'INDAGINE»


Il Vice Prefetto che guidò la Commissione di accesso agli atti
risulta in rapporti con la 'ndrangheta»
Il nome di Giuseppe Ranieri salta fuori da numerose intercettazioni telefoniche (molte ancora coperte da omissis) contenute in una ordinanza di arresto
del Gip del Tribunale di Reggio Calabria che a fine 2013
ha portato all'emissione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere
nei confronti di soggetti appartenenti alla 'ndrangheta


ROMA - «Chiedo che la magistratura apra formalmente una indagine per verificare l'operato dell'ex Vice Prefetto di Trapani, Giuseppe Ranieri, capo della Commissione di accesso agli atti nel Comune di Salemi, dalla cui relazione - stilata allo stesso Ranieri - l'allora ministro dell'Interno Cancellieri, nel marzo del 2012, ha chiesto e ottenuto lo scioglimento del Consiglio comunale. Tanti, infatti, sono i dubbi su Ranieri sulla base degli atti di una inchiesta del 2012 della Procura di Reggio Calabria che ha accertato i suoi inquietanti rapporti con soggetti appartenenti alla 'ndrangheta. Dubbi avvalorati dal fatto che la relazione su Salemi stilata da Ranieri contiene numerosi falsi, travisamenti dei fatti e supposizioni e suggestioni elevati a "prove".

E' questa la richiesta di Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi dal 2008 al febbraio del 2011, quando si dimise dalla carica per protestare proprio per la richiesta (fatta da Ranieri in qualità di Capo della Commissione di accesso agli atti) di sciogliere il Comune.

Ranieri arrivò a Trapani (proveniente da Vibo Valentia) nell'ottobre del 2010 con un provvedimento di trasferimento deciso dall'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni. E a Trapani fu nominato Vice di Marilisa Magno, il prefetto che, sollecitato da una interrogazione del Pd sugli esiti dell'indagine «Salus Iniqua» a carico dell'ex parlamentare Dc Giuseppe Giammarinaro, inviò gli ispettori al Comune di Salemi.

Il nome di Giuseppe Ranieri salta fuori da numerose intercettazioni telefoniche (molte ancora coperte da omissis) contenute in una ordinanza di arresto del Gip del Tribunale di Reggio Calabria che a fine 2013 ha portato all'emissione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di soggetti appartenenti all''ndrangheta, e tra questi di tale Giovanni Tripodi Junior, ritenuto affiliato alla cosca di Melito Porto Salvo e intercettato a parlare dell'assegnazione di appalti proprio con l'ex Vice Prefetto di Trapani Giuseppe Ranieri, attualmente in servizio al Ministero dell'Interno come Capo ufficio di staff all'Ufficio VII (Innovazione organizzativa) del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie.

Qui di seguito il link da cui è possibile scaricare copia dell'ordinanza del Gip. I passaggi che riguardano Ranieri sono da pagina 218 alle fine:

https://drive.google.com/file/d/0B-ggd8FnfXniZFpjWHl0VXlpQXM/edit?usp=sharing

Sgarbi, infine, annuncia un'azione giudiziaria anche contro l'ex Prefetto di Trapani, Marilisa Magno «che ha ignorato tutte le mie denunce sui fatti di Salemi».

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