Brolo,
giovedì 10 aprile ore 11, presso la sede della casa editrice Armenio
Editore, via C. Colombo 38, conferenza stampa dell’ing. Ettore
Salpietro, candidato alla carica di sindaco di Brolo
Brolo (Me), 08/04/2014 – Si terrà a Brolo giovedì 10 aprile alle ore
11.00, presso la sede della casa editrice Armenio Editore, in via C.
Colombo 38, la conferenza stampa dell’ing. Ettore Salpietro, candidato
alla carica di sindaco della cittadina brolese alle prossime elezioni
amministrative 2014, in programma il 25 maggio. Nell’occasione l’ing.
Salpietro, sciogliendo la riserva, annuncerà la sua decisione di
candidarsi alla carica di primo cittadino alle prossime amministrative
2014, sostenuto dai Movimenti del cambiamento, da aggregazioni di
esponenti della società civile, dell’imprenditoria locale, del
volontariato e dell’associazionismo.
Successivamente, domenica 13 aprile sarà presentato alla cittadinanza e
alla stampa, in un apposito incontro, il simbolo con il quale l’ing.
Ettore Salpietro sosterrà la propria candidatura a sindaco.
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Notizie per i giornalisti e per la stampa:
Ettore Salpietro è nato ed è residente a Brolo, nella casa natale di via
Trieste 14. La morte assai prematura del padre, quando Ettore e i suoi
due fratelli erano solo dei bambini, ha segnato duramente la sua
infanzia, sebbene sia cresciuto con l’amore della madre, signora Maria,
che ha profuso ogni risorsa ed energia per assicurare tutto quanto una
madre vorrebbe per i propri figli.
Laureatosi in ingegneria nucleare all’Università di Palermo, Ettore
Salpietro ha partecipato con impegno alla vita sociale e politica di
Brolo impegnandosi contemporaneamente nelle aggregazioni giovanili del
tempo e alla vita sportiva locale. Molto impegnato nello sport, nei
settori ambientale e del volontariato, Ettore Salpietro ha fatto parte
della locale squadra di calcio, ha praticato vari sport, tra cui la
pallavolo, e operato attivamente nell’organizzazione di attività ed
iniziative culturali e ricreative, come il primo carnevale brolese, del
quale è stato co-organizzatore e attivissimo coordinatore.
Dopo avere frequentato la scuola elementare a Brolo, con la maestra Lina
Lione e il maestro D’Anna, Ettore Salpietro ha subito mostrato le sue
qualità e le attitudini che hanno indotto il maestro elementare a
recarsi dalla madre, signora Maria, per esortarla a fare continuare gli
studi al figlio. Ettore ha proseguito gli studi alla scuola media di
Patti, non essendovi all’epoca le scuole medie a Brolo. Ha quindi
frequentato il liceo scientifico “G. Seguenza” di Messina, dove ha pure
imparato a giocare a pallavolo: notato dall’allenatore, è entrato a fare
parte della San Giuliano, vincendo i tornei provinciale, regionale ed
interregionale per arrivare a partecipare al torneo nazionale, dove la
San Giuliano si è classificata quarta assoluta.
In questo periodo, Ettore, ha anche continuato a giocare a calcio per il
Brolo, poi con la squadra del Barcellona Pozzo di Gotto. Quando Ettore
ha dovuto scegliere tra il calcio e la pallavolo ha preferito il calcio,
anche perché gli avrebbe consentito di guadagnare qualche soldino, che
non abbondavano di certo, essendo lui e i suoi fratelli rimasti orfani
del padre troppo presto.
I giovani di Brolo negli anni sessanta erano molto vivaci, Ettore con i
suoi amici hanno dato vita a vari circoli culturali, all’Unione Sportiva
Brolo (USB), al cineforum. E poiché il campo di calcio era stato arato e
reso impraticabile, hanno chiesto aiuto alla cittadinanza che ha
risposto entusiasta con contributi in denaro, mettendo a disposizione
dei giovani mezzi e strumenti: cosi è stato realizzato il campo di
calcio a Piana di Brolo, nel torrente.
Ha giocato a calcio per un paio di stagioni nella Pattese e quindi,
quando si è trasferito a Palermo per gli studi Universitari, è stato
ingaggiato dal Partinicoaudace, così, con i proventi del calcio, della
borsa di studio, delle lezioni private e di mamma poteva condurre una
vita piacevole, riuscendo a comprarsi la mitica cinquecento. A Palermo
ha conosciuto la donna della sua vita, una studentessa universitaria
alla facoltà di lingue straniere con la quale condivide la vita da quasi
50 anni: Tina Molica Colella, dalla quale ha avuto i 3 figli, Maria
Cristina, Gianluca e Francesco.
Gli anni 67-68 sono gli anni della rivolta studentesca, dell’occupazione
dell’università, delle assemblee alla facoltà di ingegneria di Palermo.
Per i suoi interventi equilibrati e maturi, Ettore fu eletto presidente
dell’assemblea, la cui azione si mostrò costruttiva al punto che
parecchi professori vi parteciparono attivamente; tra questi un
professore che all’esame ha chiese ad Ettore se da grande avrebbe voluto
fare il calciatore, il politico o l’ingegnere?
Il primo Carnevale di Brolo
Nel 1969, mentre si giocava a bigliardo nei locali dell’USB, si venne a
sapere che si stava organizzando una sfilata di carri per il carnevale,
senza coinvolgere il gruppo di giovani di Brolo più attivi; questi
decisero di organizzare una loro sfilata. Ettore fu molto attivo e si
fece prestare i carri poi ri-costruiti con il contributo dei cittadini
Brolesi: fu un grandissimo successo. Fu quello il primo carnevale di
Brolo!
Ettore al lavoro
Il primo impiego è stato per l'installazione della strumentazione e
controllo di una centrale ENEL di 660 MW a Vado Ligure (Savona), subito a
dirigere un laboratorio di taratura strumenti con circa 10 strumentisti
con esperienza di lavoro in impianti petrolchimici in paesi arabi ed
africani, gente dura ma che dopo le prime scaramucce ha imparato a
rispettarlo. Allora come adesso c`era molta disoccupazione, Ettore fece
presente agli amici che c’era opportunità di lavoro a Vado Ligure, e
cosi alcuni di loro hanno trovato occupazione e cominciato l’avventura
lavorativa.
Il grande desiderio di Ettore è sempre stata la ricerca: aveva fatto
domanda al Comitato Nazionale Energia Nucleare (CNEN ora ENEA) subito
appena laureato, ma solo dopo circa 6 mesi fu chiamato per un collopuio e
subito dopo venne assunto a Frascati, presso il Laboratorio di
conversione diretta dell’energia mediante il metodo
magneto-plasma-dinamico (MPD). Salpietro fu incaricato di studiare la
fattibilità di una centrale nucleare con convertitore MPD. Il rapporto
finale venne pubblicato e lasciò il segno. Infatti erano più di
vent’anni che non vedeva un illustre professore dell’università di
Bologna e quando Ettore gli chiese, in occasione di una conferenza, come
avesse fatto a riconoscerlo, il professore rispose: “Come faccio a
dimenticarmi di te, hai scritto un solo lavoro sul convertitore MPD e ci
hai fatto chiudere il programma di ricerca.”
Ettore candidato nella lista Unione Popolare Brolese (UPB)
alle elezioni amministrative 1970
Quando Ettore si era già stabilito a Frascati gli fu richiesto dagli
amici di Brolo di partecipare alla formazione della lista Unione
Popolare Brolese (UPB) e candidarsi alle elezioni amministrative
brolesi. L’UPB, pur avendo vinto con buon margine a Brolo centro, non
ottenne alcun voto a Lacco e così perse l’elezioni.
Per Ettore Salpietro aveva inizio una lunga carriera di ricerca
sull'energia da fusione nucleare come membro del Frascati Tokamak (FT).
Il progetto FT fu lanciato con un nuovo gruppo di progetto innestato nel
laboratorio che da decenni faceva ricerca sulla fusione. Il progetto FT
era molto ambizioso, costoso, circa 100 ricercatori tra ingegneri e
fisici lavoravano a Frascati per il Progetto, molti altri laboratori ed
industrie vi contribuivano. Appena costruito e messo in funzione, FT
stabilì il record mondiale di prestazione ed ottenne il rispetto a la
piena considerazione dei colleghi Italiani e stranieri.
Mantenne questo impegno fino a quando lasciò l’Italia per partecipare
alla progettazione del Joint European Torus (JET) a Culham (GB). Il
progetto ebbe momenti molto difficili, si rischiò che venisse cancellato
e nei momenti difficili si deve sapere navigare. Ettore fu
rappresentante del personale, uno dei pochi superstiti presenti a Culham
quando il progetto venne approvato per la costruzione, Ettore partecipò
alla stesura delle regole per il progetto e non mancarono alcuni
scontri iniziali con il nuovo direttore, con il quale si instaurò in
seguito un rapporto di stima e profondo rispetto. JET è l’unico progetto
Europeo di ricerca e sviluppo costruito in tempo e nel costo
preventivato, nonostante fossero coinvolte tutte le nazioni della
Comunità Europea più la Svizzera.
Il costo di JET rivalutato ad oggi è stato di qualche miliardo di euro;
il personale JET residente a Culham era di circa 1000 persone, a cui si
sono aggiunte circa 1000 altre persone delle ditte, durante la
costruzione in sito. Ettore è stato responsabile per la progettazione
delle bobine esterne di campo poloidale e strutture meccaniche, nonché
l'assemblaggio complessivo del JET. Oltre alle capacita tecnico
scientifiche per realizzare un esperimento cosi complesso, costruito con
la collaborazione di decine di stati, centinaia di laboratori e
società, occorrono eccezionali capacita manageriali: tutti vogliono
avere visibilità e tornaconto. E motivare il personale nei momenti
difficili è fondamentale per la buona riuscita di un progetto: nei
momenti difficili si è soli, mentre a brindare al successo si è sempre
in tantissimi.
Durante la fase di montaggio dell’esperimento circa 200 persone erano alla diretta dipendenza di Ettore.
Durante la fase di progetto e realizzazione di JET, sotto l’egida
del’IAEA (International Atomic Energy Agency) di Vienna si era stabilita
una collaborazione per i tre grandi progetti, JET (Europa),
JT60(Giappone), TFTR (Stati Uniti d’America). Ettore fu coinvolto in
questa collaborazione e quando il Dipartimento dell’Energia Americano
dovette dare il permesso di operare TFTR incaricò un gruppo di esperti
per averne l’approvazione: Ettore fu uno dei due esperti stranieri del
gruppo.
Subito dopo il montaggio e la messa in funzione di JET, Ettore fu
chiamato a dirigere il Dipartimento Tokamak (DT), il Next European Torus
(NET) a Garching, vicino Monaco di Baviera. Il DT di NET era piu grande
di tutto il JET: 5 anni per sviluppare il progetto e fare la ricerca e
sviluppo dei componenti. Il progetto ha utilizzato circa 100 ricercatori
a Garching con il supporto di altri 200 nei laboratori e contratti
industriale.
Dopo Chernobil
Dopo i fatti di Chernobil il progetto europeo NET aveva bassa
probabilità di essere costruito (costo previsto 3 miliardi di euro e 7
anni per costruirlo. Si è deciso a livello europeo di lanciare un nuovo
progetto sotto l’egida dell’IAEA, dopo l’accordo tra Reagan e Gorbaciov,
si decise di dar vita al progetto ITER, un progetto in collaborazione
tra Europa, Giappone, Russia, Stati Uniti. Ettore è stato il direttore
tecnico del progetto ITER per il progetto concettuale, responsabile per
edifici, impianti ausiliari, cuore della macchina, etc.
ITER è attualmente in costruzione a Cadarache (Francia) per un costo
previsto di circa 10 miliardi di euro. Salpietro ha partecipato al
progetto ITER come responsabile del contributo europeo all’integrazione
del progetto ed all’R&D per l’integrazione del progetto ed i magneti
superconduttori. Ettore Salpietro è stato direttore tecnico per la
"valutazione della sicurezza e impatto ambientale dell'energia di
fusione" (SEAFP): uno studio commissionato dal Parlamento europeo. Tale
studio è stato condotto in collaborazione con NET, industrie e
laboratori Europei di fusione , circa 200 ricercatori hanno contribuito
allo studio che ha permesso l’approvazione del piano quinquennale per la
ricerca sulla fusione.
E’ stato membro di comitati organizzatori di conferenze tecniche e
scientifiche, editor della rivista "Plasma devices and operations".
Membro di diversi comitati, membro del Consiglio scientifico del JET,
uno dei cinque membri del comitato consultivo per i magneti LHC del
CERN. Nel 2008 presidente della Task Force F4E per valutare il costo del
contributo dell'UE al progetto ITER, che ha avuto come conseguenza il
raddoppio del preventivo di costo e la sostituzione del direttore
generale e del direttore tecnico di ITER, ed anche la sostituzione del
direttore di F4E.
Ha tenuto lezioni presso l'Università di Padova e di Helsinki per corsi
di specializzazione sulla Fusione , professore presso l'Università di
Reggio Calabria, docente presso diverse scuole estive a Erice. E 'autore
di oltre 100 pubblicazioni su riviste con referee.
HOBBIES
Coltiva diversi hobby: vela, golf, vita all’aria aperta, pesca sportiva e amatoriale.
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