Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

INGROIA SU SENATO: QUELLO DI RENZI È UN TENTATIVO DI ROTTAMARE LA COSTITUZIONE

03/04/2014 - “L’abolizione del Senato, il premierato forte, una legge elettorale come l’Italicum sono tutti pezzi di uno stesso disegno, quello di concentrare più poteri nelle mani di pochi, senza l’opportuno bilanciamento e i necessari contrappesi che invece i padri costituenti hanno ipotizzato. Un disegno su cui grava, purtroppo, il silenzio del Capo dello Stato, che dovrebbe essere il garante della Costituzione e che invece continua a lasciar fare, come già in passato” -
Lo ha dichiarato l’ex pm Antonio Ingroia, ospite di “KlausCondicio”, talk di Klaus Davi in onda su You Tube (https://www.youtube.com/user/klauscondicio) - “Prendiamo l’abolizione del Senato: con la scusa di risparmiare qualche centinaio di milioni Renzi vuole rendere Palazzo Madama un’assemblea di nominati al quadrato del tutto inutile e dannosa perché prenderebbe decisioni senza avere alcun avallo popolare, neanche in liste bloccate come adesso. Nell’idea di Renzi il Senato non viene abrogato ma i parlamentari eletti verrebbero sostituiti da delegati regionali e comunali e alcuni nominati dal Capo dello Stato per dare pareri sulle leggi e votare il presidente della Repubblica e i membri del Csm e della Consulta. Anche in questo caso Renzi fa finta di rottamare, in realtà, come sta facendo per le Province, elimina semplicemente le elezioni, cioè la scelta popolare, e lascia più o meno inalterate le altre funzioni. Insomma, il Senato o lo si lascia com'è o lo si elimina del tutto.”


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