Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MILAZZO, FONDI “SALVAIMPRESE”: L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE ALLA COMMISSIONE DI INDAGINE

L’Amministrazione comunale con riferimento alla conferenza stampa di questa mattina della Commissione di indagine Bilancio e Finanze a proposito delle procedure utilizzate per il pagamento dei fornitori con i fondi del decreto 35/2013 “Salvaimprese” ha diramato la seguente nota:
Milazzo (Me), 3/4/2014 - “E' a dir poco singolare che una commissione di inchiesta sulle finanze, per di più presieduta da un autorevole competente in materia di finanza pubblica, esprima le perplessità riscontrate nel comunicato stampa diffuso.
Desta non poche preoccupazioni che si insinuino dubbi sulla regolarità dei pagamenti effettuati assumendo a supporto il fatto che siano stati pagati fornitori del 2009/2011 quando le somme ottenute erano da utilizzare per i debiti dell'anno 2012. Nulla di meno rispondente alla realtà anche in questo caso. La normativa prevede che i debiti provenienti anni precedenti al 2012 dovessero essere pagati se dovuti per somme vincolate ricevute dal comune. Sia in caso di dissesto che no, comunque se un comune ha ricevuto soldi dalla regione e dallo stato per pagare determinate opere o interventi, avrebbe dovuto destinarli solo ed esclu-sivamente a quello.

A Milazzo invece le cosiddette somme vincolate sono state utilizzate negli anni dal 2008 al 2010 per fare fronte ad altro. Ecco perché il decreto legge 35 del 2013 non solo consente il pagamento di quei fornitori beffati precedentemente ma addirittura è un obbligo procedere a tali pagamenti. Purtroppo la ditta isolsud non rientrava in questa categoria. Era stata si beffata ma perché le somme del bi-lancio comunale, vale a dire quelli incassati dai cittadini milazzesi, erano stati spesi per pagare in anticipo su tutti gli altri, i festini ed i manifesti oltre che i catering e le spese di rappresentanza che a go-go si sono succeduti dall'estate del 2009 al marzo del 2010.
Il presidente della commissione d'inchiesta, almeno questo dovrebbe saperlo bene solo per il fatto che quelle spese e quei pagamenti non esattamente in ordine cronologico vennero effettuati mentre lui era consigliere comunale di maggioranza e, dall'alto della sua conoscenza della materi contabile, avrebbe dovuto porre fine a tali irregolarità contabili e permettere alla isolsud e a tante altre aziende nelle stesse condizioni di poter ottenere il dovuto pagamento. Che oggi chieda conto a questa am-ministrazione del perché non si è pagata la isolsud, sa veramente di faccia tosta” .


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