Lega Sicilia, Germanà: la mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” basata su tre pilastri

N ota della Lega Sicilia e senatore Germanà su presenza siciliana e mozione su autonomia e infrastrutture al Congresso della Lega a Firenze (5 e 6 aprile).  La mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” si basa su tre pilastri. Un piano straordinario di investimenti infrastrutturali con particolare attenzione al potenziamento dell'Alta Velocità .  PALERMO, 4 apr 2025 - Sedici delegati eletti al Congresso regionale di Enna il 14 marzo scorso, dieci tra parlamentari nazionali e regionali, e nove commissari provinciali: sono i numeri dei delegati della Lega siciliana presenti al Congresso federale del partito che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze il 5 e il 6 aprile.   Una delegazione, quella siciliana, che ha già riportato un primo successo: la mozione depositata dai rappresentanti dell'Isola su autonomia e infrastrutture è stata sottoscritta da esponenti di partito di tutta Italia. “Siamo orgogliosi di avere presentato un...

RENZI AZZERA LE REGIONI SPECIALI, CROCETTA TACE E (FORSE) SI DÀ PACE

Dichiarazione del Presidente Prof. avv. Gaetano Armao
Palermo, 2 aprile 2014 - Il Governo di Renzi, peraltro in coerenza con gli annunci, intende sopprimere le autonomie speciali. Con un proditorio intervento il ddl di riforma costituzionale presentato al Consiglio dei ministri il 31 marzo scorso prevede la piena omologazione tra regioni ordinarie e speciali e senza neanche avere il coraggio di affermarlo (non vi è infatti traccia alcuna nella conferenza stampa di Renzi).
L'art. 33 al 13' comma del d.d.l. Costituzionale - tra le disposizioni finali - con una normetta apparentemente innocua, ma certamente iniqua, prevede che le disposizioni della legge costituzionale "si applicano anche alle Regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano sino all'adeguamento dei rispettivi Statuti".

L'autonomia differenziata della Sicilia regredisce così al livello della più debole delle
regioni ordinarie. Si cancellano non solo le speciali prerogative conquistate dai siciliani con lo Statuto e
troppo spesso ostacolate ed intralciate dallo Stato e dalla sua Corte costituzionale
sbilanciata, ma anche la possibilità di rinegoziarle in sede di revisione dello Statuto
(ovviamente lo Stato non avrebbe alcuna ragione di concederle nuovamente).
Occorre reagire subito e con determinazione sul piano istituzionale, politico, culturale e
sociale. Spiace constatare l'incredibile silenzio del Presidente della Regione in merito.

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