Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

MIGRANTI: SBARCO DEL 1 MAGGIO A MESSINA, L’EUROPA APRA CORRIDOI UMANITARI

Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore pacifista, candidato della lista L'Altra Europa con Tsipras alle europee 2014, commenta l'ultimo sbarco avvenuto la sera del 1 Maggio a Messina, di 266 migranti di cui oltre sessanta bambini 
 Messina, 02/05/2014 - “Lo sbarco di decine e decine di bambini e centinaia di donne e uomini avvenuto ieri sera a Messina, come quelli analoghi che si susseguono ormai costantemente su tutte le coste della Sicilia, rappresenta l’ennesimo fallimento delle politiche del governo di contrasto alle migrazioni. Sento il bisogno di ribadire con forza il diritto di circolazione per tutti e tutte.
L’Europa deve aprire corridoi umanitari e abrogare la direttiva Dublino III, affinché chi sbarca sulle nostre coste possa essere libero di scrivere il proprio personale destino e costruire una nuova vita dove ritiene più opportuno.

La politica del governo, dal canto suo, è una politica fallimentare: continua con la falsa logica dell’emergenza, non ha abrogato la Bossi-Fini, una legge liberticida e razzista, e spende risorse ingenti per un’operazione di militarizzazione del Mediterraneo – quella di Mare Nostrum –che rende più difficili le rotte e gli sbarchi ai fratelli del Sud del Mondo. Esprimo, inoltre, preoccupazione per l’episodio che ieri sera ha visto un gruppo di chiara matrice neofascista dare voce ad istanze xenofobe e razziste proprio durante lo sbarco delle nostre sorelle e fratelli migranti, e dei loro figli, nonostante la presenza massiccia delle forze dell’ordine. Episodi simili non devono essere tollerati e mi auguro vivamente che le stesse istituzioni provvedano a bloccarli e sedarli, nel malaugurato caso dovessero ripetersi”.

Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore,
candidato alle europee 2014 con L’Altra Europa con Tsipras
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Diritto alla fuga

Il sistema della prima accoglienza in Sicilia è allo sbando. Sono centinaia i migranti che fuggono dai tanti centri – la maggior parte dei quali dei non-luoghi giuridici sorti al di fuori di qualsiasi determinazione ministeriale – sparsi in tutta l’isola. Questo è l’intervento, a riguardo, di Antonio Mazzeo, giornalista e saggista, ecopacifista e antimilitarista:

«Fuggono da strutture inidonee, superaffollate, sporche. Si lanciano dalle finestre, scavalcano muri, percorrono strade e autostrade. Per continuare a vivere, sognare e sperare che Un Altro Mondo è possibile.
Io sto con le nostre sorelle e i nostri fratelli venuti da Sud. Sto con le loro fughe, per le loro fughe. Perché hanno il diritto a sottrarsi al controllo delle brutali polizie europee, alle loro inutili burocrazie, ai famelici signori dell’accoglienza-business.
E sto con i movimenti che dicono No alla militarizzazione del Mediterraneo, che si oppongono alle guerre ai migranti e alle migrazioni, che puntano l’indice contro l’Operazione Mare Nostrum. Dodici milioni di euro al mese sperperati per arricchire il complesso militare-industriale-finanziario transnazionale e violare norme costituzionali e giuridiche e diritti umani e di cittadinanza.
Diritto a fuggire dalle guerre, opporsi ai signori delle guerre!»


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