1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

I TESTIMONI DI GIUSTIZIA MINACCIANO DI INTERROMPERE LA COLLABORAZIONE NON CONFERMANDO LE ACCUSE NEI CONFRONTI DEI MAFIOSI, ESPOSTO ALLA PROCURA

L’associazione Caponetto chiede al Presidente della Repubblica e alla Procura della Repubblica di Roma, procuratore capo dott. Pignatone, di verificare se vi sono gli estremi per aprire un fascicolo: dopo circa 4 mesi dal suo insediamento, il Governo Renzi non ha ancora provveduto a ricostituire la Commissione Centrale ex art.10 preposta a decidere in materia di questioni economiche, amministrative, di
inserimento sociale dei Testimoni e dei Collaboratori di Giustizia. Un gravissimo comportamento omissivo che sta determinando una situazione allarmante; drammatici problemi irrisolti che potrebbero interrompere la collaborazione con la Giustizia e rifiutarsi di confermare le accuse nei confronti dei mafiosi
8 giugno 2014

Al Procuratore Capo della
Procura della Repubblica di ROMA

e p.c.
Al Presidente della Repubblica
ROMA

OGGETTO: mancata costituzione della Commissione Centrale ex art.10

Signor Procuratore,
sono circa 4 mesi che si é insediato il nuovo Governo e questo non ha ancora provveduto a ricostituire la Commissione Centrale ex art.10 preposta a decidere in materia di questioni economiche, amministrative,di
inserimento sociale ecc. dei Testimoni di Giustizia (ed anche dei Collaboratori).
Lo stesso Servizio Centrale di Protezione,che dipende da tale Commissione, non é, di conseguenza, in grado di operare.

Questo gravissimo comportamento omissivo sta determinando una situazione allarmante in quanto i Testimoni ed i Collaboratori di Giustizia, vedendosi trascurati e con i loro drammatici problemi irrisolti, potrebbero per reazione interrompere la loro collaborazione con la Giustizia e rifiutarsi di confermare le accuse nei confronti dei mafiosi, facendo, così, crollare tutto l'impianto accusatorio nei processi.

Già al riguardo c'é stato qualche episodio, fortunatamente, per ora, superato, grazie all'impegno di un PM.
Ci sono stati appelli, incontri, anche con la partecipazione di Parlamentari, presso il Ministero degli Interni, manifestazioni pubbliche, interrogazioni parlamentari, denunce sulla stampa e verbali, ma nulla é servito ad oggi ad indurre il Ministero degli Interni e quello della Giustizia a dar vita ad un organismo vitale imposto dalla legge.

Questa Associazione fa vivo appello alla Sua sensibilità istituzionale ed umana perché valuti l'eventuale sussistenza in tale comportamento omissivo di elementi di rilievo penale.

Con osservanza
IL SEGRETARIO
Dr.
Elvio Di Cesare


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