1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MILAZZO: LA SPIAGGIA PATTUMIERA DELLA ‘NGONIA

L’incedere della stagione estiva spinge la gente a riversarsi prevalentemente nella spiaggia del lungomare occidentale milazzese, ma questa oggigiorno non presenta un aspetto accogliente
MILAZZO (ME), 12/06/2014 - Sia l’arenile sia il terrapieno adiacente il lungomare occidentale milazzese sembrano avere tutti i connotati di una discarica coronata dai tanti reflui fognari che, sfociandovi, formano tanti rigagnoli e piccoli torrenti dall’acqua torbida, che spande nell’atmosfera circostante miasmi ripugnanti.
La situazione è particolarmente critica nella ‘Ngonia del Tono, autentico fiore all’occhiello della balneazione e delle escursioni naturalistiche per la sua unica flora e fauna, dove nell’ormai devastata piazzetta si è formata una palude micotica, frutto dell’attività pluviale dei mesi scorsi ed accanto delle dune, su cui si è formata una concentrazione di cespugli formati soprattutto da erbacce, sterpi e non meglio identificati arbusti selvatici. A ciò non manca l’azione umana, che ha realizzato ammassi di rifiuti talvolta anche tossici ad alta concentrazione di amianto, materiali chimici derivanti dalla lavorazione del petrolio oltre ai quotidiani rifiuti organici conferiti in assenza di cassonetti in un’improvvisata isola ecologica.
Triste lo scenario nella spiaggia dove i coraggiosi bagnanti affrontano dei percorsi ad ostacoli costituiti da covoni e collinette di detriti formatisi a seguito dell’azione combinata delle correnti marine recanti con sé materiale di risulta proveniente dalle Isole Eolie col materiale alluvionale sfociato nell’inverno appena passato dai torrenti limitrofi e confluiti in quell’angolo di Milazzo un tempo suggestivo. Dall’Amministrazione Municipale hanno fatto sapere che la pulizia delle spiagge sarà effettuata entro la fine di giugno. Al momento soltanto i gestori dei lidi ed i volontari della “Legambiente” locale si sono adoperati per pulire alcuni tratti, ma ciò può risultare vano, se non si predispongono interventi incisivi, intensi e programmati per tempo. Certamente il contesto in questione non rappresenta il migliore biglietto da visita per una città, come Milazzo, che si proclama soltanto a parole, ma non nei fatti, una città a vocazione turistica.

Foti Rodrigo

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