Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

DEPURATORI SEQUESTRATI A PIRAINO, CAPO D’ORLANDO E GIOIOSA MAREA: I CITTADINI POSSONO ESIGERE UN RIMBORSO

L'Associazione Consumatori Omnia interviene dopo il sequestro dei depuratori di Piraino e Capo D’Orlando, quelli recentemente sequestrati presso il Comune di Gioiosa Marea: gli inquirenti hanno scoperto che gli impianti di depurazione dei reflui urbani di Zappardino e San Giorgio di Gioiosa Marea non erano mai entrati in funzione. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 335/2008, ha stabilito c: per i consumatori si apre la strada dei rimborsi, i cittadini possono esigere un rimborso
30/07/2014 - Dopo il sequestro dei depuratori di Piraino e Capo D’Orlando si pone l’attenzione in quelli recentemente sequestrati presso il Comune di Gioiosa Marea. Come si legge dalle pagine della cronaca locale, gli inquirenti hanno scoperto che gli impianti di depurazione dei reflui urbani di Zappardino e San Giorgio di Gioiosa Marea non erano mai entrati in funzione.

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 335/2008, ha stabilito che l'utente non è tenuto a pagare per il servizio di depurazione “nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”. Quindi il gestore del servizio idrico può richiedere il pagamento per il servizio di depurazione solo come corrispettivo dell’effettiva esistenza del servizio.
Di conseguenza, tutto ciò che è stato pagato dagli utenti per il servizio di depurazione dell’acqua è illegittimo e di conseguenza, coloro che hanno pagato possono chiedere la restituzione. Si apre così la possibilità per i dei Comuni interessati di poter pretendere un cospicuo rimborso delle somme versate per il servizio di depurazione. L'Associazione Consumatori Omnia sta promuovendo un'azione collettiva per richiedere e ottenere il rimborso. Invitiamo, pertanto gli utenti interessati a contattare gli sportelli dell'associazioneomnia.
800 210 825 www.associazioneomnia.it

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