Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

GELA - CANICATTÌ: TRE OPERAI INVESTITI MORTALMENTE DAL TRENO REGIONALE

I 3 operai travolti e uccisi dal treno regionale sulla tratta FS Gela-Canicattì sono Vincenzo Riccobono, 54 anni, di Agrigento, Antonio La Porta, 55 anni, di Porto Empedocle (Ag), Luigi Gaziano, 57 anni, di Aragona (Ag). Per fare luce sulla dinamica dell'incidente e sulle cause dell’incidente è stata aperta un'inchiesta. Il macchinista del treno sarebbe ora indagato
Palermo, 17 luglio 2014 - Alle 17.55 il treno regionale 12852 Gela – Caltanissetta ha investito mortalmente tre operai di RFI, società dell’infrastruttura del gruppo FS Italiane, che si trovavano sui binari per motivi ancora da accertare, tra le stazioni di Butera e Falconara. RFI ha avviato un’inchiesta per verificare cause e dinamica dell’incidente. FS Italiane esprime ai familiari dei colleghi deceduti il più sentito cordoglio per il grave lutto.

I tre operai travolti e uccisi dal treno regionale lavoravano ai binari della ferrovia Gela-Licata, nei pressi di Butera (Cl). Le vittime del tragico incidente ferroviario sulla Gela-Caltanissetta sono Vincenzo Riccobono, 54 anni, di Agrigento, Antonio La Porta, 55 anni, di Porto Empedocle (Ag), Luigi Gazziano, 57 anni, di Aragona (Ag). La procura di Gela ha aperto un fascicolo d'inchiesta che ipotizza l'omicidio colposo plurimo. Indagato sarebbe il macchinista della carrozza automotrice - un unico vagone - che dopo una curva sulla linea ferrata Caltanissetta- Gela, tra Gela e Licata a poche centinaia di metri dalla zona industriale di Butera, ha investito i tre operai che stavano controllando lo scartamento delle rotaie del binario. La procura ha fatto sequestrare la scatola nera del treno che sarà portato a Caltanissetta. La polizia ferroviaria di Caltagirone ha effettuato i rilievi tecnici. Sembra che non vi fossero segnali per indicare la presenza degli operai di Rfi. Non è chiara la dinamica dei fatti. Sul posto ci sono i carabinieri di Gela.

Commenti