Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILAZZO, IL SINDACO PINO PROSCIOLTO DALL’ACCUSA DI ABUSO D’UFFICIO PER LA NOMINA DEL RAGIONIERE GENERALE

Oggi al Tribunale di Barcellona, l’udienza riguardante gli amministratori comunali. Il sindaco di Milazzo Carmelo Pino è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio per la nomina a Ragioniere generale dell’Ente della dottoressa Elisabetta Bartolone, proveniente dal Comune di Barcellona, avvenuta nel 2011
Milazzo, 11/7/2014 - Proscioglimento anche per la giunta municipale (sindaco Pino, assessori Scolaro, Bucca, Midili, Capone e Nastasi) e per la stessa dottoressa Bartolone sempre dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso per aver approvato la delibera di proroga di 25 ex lavoratori Aias in servizio al Comune.
Il Gup, dottoressa Rosaria D’Addea, nell’udienza odierna, ha ritenuto di dichiarare il non luogo a procedere nonostante il pm, dottor Giorgio Nicola avesse presentato una controrelazione alla memoria difensiva proposta dall’avv. Fulvio Cintioli, legale di alcuni imputati.

Sempre il Giudice dell’udienza preliminare ha invece disposto il rinvio a giudizio per il sindaco Pino, per l’ex esperto prof. Francesco Pino, per gli ex segretari generale Giovanni Matasso e Lucio Catania e per l’ing. Santi Romagnolo, accusati sempre di abuso d’ufficio per la vicenda relativa alla nomina di quest’ultimo a dirigente esterno dell’Ente.

Il Gup ha ritenuto la materia particolarmente complessa e quindi certamente meritevole di approfondimenti in sede dibattimentale senza quindi avallare né la tesi dell’accusa, né quella della difesa.
Spetterà quindi al Collegio verificare la validità delle rispettive posizioni.
ll processo è stato fissato l’1 dicembre 2014.

Appresa la decisione del Giudice, il sindaco Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Non ho mai avuto dubbi sull’imparzialità della magistratura e la conferma arriva oggi dal dispositivo emesso dal Gup, dottoressa D’Addea. I proscioglimenti dimostrano la linearità del lavoro svolto dall’Amministrazione in questi tempi difficili e ho motivo di essere fiducioso che in fase dibattimentale, relativamente alla nomina, per soli due mesi, del dirigente ing. Romagnolo riusciremo ampiamente a dimostrare e comprovare la piena legittimità degli atti e soprattutto la trasparenza che anche in quell’occasione ha contraddistinto e contraddistingue la mia azione amministrativa”.
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Disponibilità e collaborazione. Sono le due parole chiave per porre fine alle polemiche stagionali tra gli operatori del Borgo ed i residenti del quartiere. Diversamente si dovranno assumere posizioni più rigide che mal si sposano con gli intenti di questa Amministrazione che sono quelli di volere una città aperta ai giovani, al divertimento, alla musica, nel rispetto della sicurezza e della vivibilità.

Non è stato un aut aut quello lanciato dal sindaco Pino nel corso dell’incontro con gli operatori commerciali dei ritrovi del Borgo e delle altre zone della movida milazzese, ma un discorso basato sul principio “patti chiari e amicizia lunga”.
Il primo cittadino ha fatto sedere attorno ad un tavolo a palazzo dell’Aquila le parti per ascoltare le diverse esigenze ma anche per dare delle indicazioni per la stagione estiva, rappresentando le proteste dei residenti che contestano – al di là di una serie di criticità che si trascinano da tempo (traffico veicolare, parcheggi) la musica ad alto volume sino a tarda notte. “Comprendo la necessità di animare i locali con l’intrattenimento musicale – ha detto il sindaco – purché questo non si trasformi in una discoteca all’aperto per la quale scattano altre normative. In questi anni mi sono battuto perché si creassero nella nostra città le condizioni per evitare la migrazione notturna dei nostri giovani, e così Milazzo è ritornata ad essere il punto di riferimento della movida provinciale. E’ chiaro che trovandosi molti locali all’interno del centro storico altamente abitato è opportuno contemperare le esigenze di tutti: residenti ed operatori commerciali.

Nel corso del dibattito, al quale ad onor del vero sono intervenuti quasi tutti gli operatori dei ritrovi cittadini sono stati affrontati numerosi temi: la viabilità, la questione parcheggi, del tutto inesistenti nel caso del Borgo che finiscono quindi col creare problemi ai residenti che muniti di pass non trovano stalli liberi. “Tutte questioni – hanno detto i rappresentanti dei locali – che creano disagio anche a noi. Non è solo un problema di musica, anche se ci adegueremo alle richieste del sindaco, ma auspichiamo che il problema atavico dei parcheggi possa trovare presto una soluzione definitiva”.

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