Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

SALUTE ITALIA: SI VIVE PIU' A LUNGO (DEPRESSI) E SI MUORE PIU' SPESSO

Depressione: il problema di salute mentale più diffuso e più sensibile alla crisi I problemi legati alla salute mentale sono da almeno un decennio argomento di attenzione ai vari livelli decisionali (Oms, Ue, a livello nazionale e locale) con l’attivazione di specifici programmi di sanità pubblica. Pur tenendo conto della...
11 luglio 2014 - Quella italiana è una popolazione che invecchia, in cui le patologie croniche sono sempre più diffuse. Rispetto al 2005, diminuiscono malattie respiratorie croniche e artrosi - la popolazione che invecchia proviene da esperienze di vita sempre più sane - mentre aumentano tumori maligni, Alzheimer e demenze senili anche perché c’è maggiore capacità di riconoscere le malattie.
Migliora lo stato di salute fisico, peggiora quello mentale rispetto al 2005: quest’ultimo diminuisce
in media di 1,6 punti (71,8 controllato per età), in particolare tra i giovani fino ai 34 anni (-2,7 punti),
soprattutto maschi, e tra gli adulti di 45-54 anni (-2,6). Un calo ancora più rilevante si registra
nell’indice di salute mentale delle persone straniere residenti in Italia; l’indice si riduce in media di
4,7 punti, ma tra le donne straniere la diminuzione è di 5,4 punti.

 La depressione è il problema di salute mentale più diffuso e il più sensibile all’impatto della crisi:
riguarda circa 2,6 milioni di individui (4,3%), con prevalenze doppie tra le donne rispetto agli uomini
in tutte le fasce di età.

 Continua a diminuire la quota di persone con limitazioni funzionali, dal 6,1% nel 2000 al 5,5 % nel
2013. Si stima che siano oltre 3 milioni di persone, di cui oltre l’80% anziani e i due terzi donne. Nel
Sud e nelle Isole la quota si mantiene significativamente più elevata rispetto alle altre aree
territoriali.

DEPRESSIONE MALATTIA SOCIALE, SALUTE MENTALE AI MINIMI TERMINI


11/07/2014 - Depressione: il problema di salute mentale più diffuso e più sensibile alla crisi I problemi legati alla salute mentale sono da almeno un decennio argomento di attenzione ai vari livelli decisionali (Oms, Ue, a livello nazionale e locale) con l’attivazione di specifici programmi di sanità pubblica. Pur tenendo conto della...
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