Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SICILIA. I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI, NON INCIDERANNO SUI FONDAMENTALI DI BILANCIO

Sicilia. Rilievi Corte dei Conti non incideranno sui fondamentali di bilancio e sul risultato finale di gestione
Palermo, 4 lug. 2014 - In merito alle osservazioni poste dalla Corte dei Conti ieri, si precisa che si tratta di rilievi che non incidono nè sui fondamentali di bilancio nè sul risultato finale di gestione. Le somme contestate, facendo te tecnicamente riferimento invece all'avanzo vincolato, producono effetti neutri sul bilancio e comunque le stesse, a fronte degli accertamenti contestati, saranno tecnicamente riprodotte nel bilancio 2014. La Regione con l'intesa che si dice preveda la rinuncia a tutti i ricorsi contro lo Stato ottiene invero, in termini differenziali tra dare ed avere, un surplus positivo in termini di indebitamento netto e saldo netto da finanziare, superiore a quattro miliardi,  per il periodo 2014/2017.

Con l'intesa emerge chiaramente che, a fronte dell'alea del contenzioso, la Regione oltre ad ottenere gli oltre quattro miliardi, tra spazio di patto e minore accantonamento, ottiene per la prima volta il riconoscimento di programmare il patto di stabilità non più su base annuale ma per l'intero periodo 2014/2017, secondo una logica di programmazione.

In ordine alla paventata rinuncia ai ricorsi in atto, va specificato che non è una rinuncia al contenzioso bensì agli effetti e che la rinuncia stessa è limitata al periodo dell'intesa. Ciò significa che le sentenze saranno emesse, mentre sui ricorsi già definiti, è stato riconosciuto alla Regione tutto il beneficio pregresso, laddove vi era la possibilità che lo Stato intervenisse con un provvedimento legislativo per neutralizzare anche gli effetti delle sentenze passate in giudicato. L'intesa in ultimo ha un alto valore politico, perchè segna un nuovo inizio di leale collaborazione tra il governo regionale e quello nazionale, che ha fatto dell'intesa con la Sicilia un modello da condividere anche con le altre regioni.

“Svolta nella lotta contro gli incendi”, lo comunica in una nota il presidente Crocetta. Infatti, “dopo l'intesa raggiunta con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, la Regione e lo Stato sono pronti a siglare con il Corpo forestale dello Stato, un accordo per la fornitura di alcuni elicotteri con la capacità di 1100 litri ciascuno da utilizzare in modo stabile in Sicilia per lo spegnimento degli incendi. La Regione – continua il presidente - sta pensando di incardinare l'accordo per la fornitura di elicotteri da parte dello Stato per i prossimi 3 anni.

La firma dell'accordo è prevista per i primi giorni della prossima settimana, dopo l'incontro avvenuto oggi tra il presidente Crocetta, il direttore dell'agenzia forestale, il direttore della Protezione civile, il responsabile del servizio antincendio della Regione e il delegato del direttore del Corpo forestale dello Stato. La Regione vuole acquistare immediatamente anche dei droni per monitorare in modo stabile le aree a rischio di incendi. Il presidente inoltre ha sentito il ministro dell'Interno e a breve è previsto un incontro per incardinare un accordo con i Vigili del fuoco, che preveda l'uso stabile di canadair nello spegnimento incendi.

“Vogliamo liberarci del sistema del passato che legava gli incendi ai profitti privati, sopratutto dopo la vicenda emersa in questi giorni di un numero elevatissimo di incendi in contemporanea, proprio mentre non era ancora scattata la convenzione antincendio con i privati. Tra l'altro l'A.t.i. che si è occupata della fornitura degli elicotteri dal 2010 al 31 dicembre 2013, con un appalto aggiudicato appunto nel 2010, è attualmente sotto inchiesta dalla Procura di Perugia per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di appalti. Il presidente è categorico, “non vogliamo assolutamente dipendere dai privati e vogliamo fare un piano nuovo ed efficace che punti più alla prevenzione che allo spegnimento”.

Commenti