Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

TUSA: LIBERI CONSORZI, I SOCIALISTI AUSPICANO L’ADESIONE AL CONSORZIO DEI NEBRODI

Messina, 30 luglio 2014 - Si terrà giovedì 31 luglio alle 19,00 presso la villetta comunale di Castel di Tusa un incontro, promosso dal
sindaco Angelo Tudisca, per discutere dell’adesione ad uno dei Liberi consorzi in fase di costituzione. All’iniziativa del primo cittadino alesino plaude Antonio Matasso, segretario regionale del Partito Socialista Siciliano. Secondo Matasso «i socialisti dei Nebrodi auspicano che sia mantenuta l’unità storica ed amministrativa del territorio tirrenico-nebroideo. Grazie alla legge regionale n°8 del 2014, i comuni dei Nebrodi occidentali non hanno bisogno di aderire al consorzio delle Madonie o a quello di Enna per non dipendere più da Messina. La nascita dell’Area metropolitana di Messina, infatti, determinerà la costituzione di un nuovo consorzio dei Nebrodi, che comprenderà buona parte del versante tirrenico della vecchia provincia.

Riteniamo pertanto opportuno – conclude l’esponente socialista – che l’area nebroidea non sia smembrata, considerato che, anche aderendo ad un altro consorzio, le circoscrizioni dell’Agenzia delle Entrate, del Tribunale, dell’Azienda sanitaria, del Catasto, del Provveditorato agli studi, della Questura, della Prefettura, dell’Inps, ecc., rimarrebbero invariate, con il risultato che i comuni dei Nebrodi occidentali, pur associandosi ad Enna o alle Madonie, continuerebbero a far riferimento a Sant’Agata di Militello o a Patti, quando non direttamente a Messina, per tutta una serie di servizi».


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