Provvedimento di obbligo di dimora a carico di Gianni Fabbris, responsabile nazionale di "Altragricoltura". Il vicepresidente di "Avviso Pubblico" e Assessore alla Legalità al Comune di Vittoria, Piero Gurrieri, esprimono la propria vicinanza al sindacalista, per le sue battaglie a difesa dei più deboli e contro il malaffare
Vittoria, 23/8/2014 - Appresa la notizia dell'adozione, su proposta della Procura della Repubblica di Matera, di un provvedimento di obbligo di dimora a carico di Gianni Fabbris, responsabile nazionale di "Altragricoltura", il vicepresidente di "Avviso Pubblico" e Assessore alla Legalità al Comune di Vittoria, Piero Gurrieri, ha espresso la propria vicinanza al sindacalista: "Non è mia abitudine commentare gli atti della magistratura ma non posso nascondere la forte perplessità mia personale e di quanti hanno conosciuto Gianni Fabbris e ne hanno condiviso le battaglie a difesa dei più deboli e contro il malaffare che spesso si cela dietro le aste giudiziarie, rispetto ad una sanzione abnorme, e addirittura preceduta dalla richiesta, che lascia allibiti, della stessa Procura, rigettata dal giudice, di arresti domiciliari ai danni del sindacalista.
Quanto sta accadendo in quell'area della Basilicata, che Fabbris ha denunciato all'opinione pubblica, la saldatura tra criminalità e speculazione, è di gravità inaudita e, come nel resto del paese, spesso si consuma nell'indifferente silenzio delle istituzioni, in particolare di quelle centrali, la cui indifferenza rispetto a questa silenziosa tragedia è del tutto inaccettabile. Fabbris e associazioni quali Altragricoltura vanno quindi apprezzate per il proprio coraggio e la propria azione di contrasto rispetto ad un assetto sociale intollerabile e per questo, come ha rilevato anche Libera, non possiamo accettare l'idea che, paradossalmente, ad essere sottoposti alla lente d’ingrandimento della macchina della giustizia siano coloro che camminano accanto a quanti si vedono violati i propri diritti, e semplicemente ma con forza non fanno altro che reclamare verità e giustizia, e che in questo Paese delle verità capovolte, della sparizione dei fatti e della negazione della verità, sia fermato chi chiede giustizia alla luce del sole, mentre non si riesce ancora a inchiodare i padroni e i maggiordomi di quel sistema criminale che da anni restando nell’oscurità sta bruciando la sua regione di origine e buona parte del paese".
"Sono certo", ha concluso Gurrieri, "che Fabbris, al quale, insieme al presidente Tano Malannino, va la mia e nostra solidarietà per questa oltre che l'apprezzamento per l'impegno sempre messo in campo in una sfida che condividiamo in modo incondizionato, dimostrerà l'assoluta estraneità dagli addebiti che gli sono stati mossi. Per il momento, sappia che non è solo, e che, simbolicamente, con lui sono sottoposti all'obbligo di dimora decine di migliaia di cittadini che in ogni parte del paese si battono, con ruoli diversi, perché quanto sta accadendo abbia finalmente termine".
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