Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PIANO GIOVANI: IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA CROCETTA INCONTRA LA STAMPA

Sicilia. Alle 12.30 Crocetta incontra la stampa su Piano Giovani. Gioventù Nazionale avverte: “Se la Scilabra non si dimetterà ci saranno da settembre mobilitazioni studentesche in tutta la Sicilia”. Dopo la querelle in Commissione Lavoro all’Ars, Gioventù Nazionale torna a chiedere le dimissione dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Già nei giorni scorsi il movimento giovanile di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale aveva avviato la campagna per le dimissioni dell’esponente politico del PD con un manifesto goliardico “Nelli vai in Erasmus”

Palermo, 27 ago. 2014 - Oggi alle ore 12:30, presso la Sala Alessi di Palazzo d'Orleans, il presidente Crocetta incontrerà la stampa per affrontare il tema del Piano giovani. Gioventù Nazionale avverte con un documento affisso in tutta la Sicilia e inviato alla stampa: “Se la Scilabra non si dimetterà ci saranno da settembre mobilitazioni studentesche in tutta la Sicilia”.

“Il fallimento del Piano Giovani – dichiara Vito Alberto Di Modica portavoce provinciale di Gioventù Nazionale Palermo – è solo l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della studentessa fuori corso di Giurisprudenza nel gestire un ruolo così delicato. L’assessore Scilabra, scaricata anche dal suo partito, è la principale responsabile di questo disastro quindi deve immediatamente rassegnare le dimissioni. Il Piano Giovani, senza alcun criterio di meritocrazia, oltre ad essersi arenato ha illuso migliaia di giovani”.

Gioventù Nazionale annuncia nei prossimi giorni mobilitazioni studentesche per chiedere le dimissioni della Scilabra. “Se continuerà ad occupare la poltrona – conclude Di Modica – già da settembre gli studenti scenderanno in tutte le piazze della Sicilia per chiedere le dimissioni di un assessore che non rappresenta la nostra generazione ed incapace di risolvere i problemi della nostra terra”.

Il presidente Crocetta era così intervenuto ieri sulla questione: "Mi sono chiesto spesso in questi giorni se dietro una parte degli attacchi, non certamente in tutti, in alcuni credo ci sia buona fede, non ci sia dietro la nostalgia di un vecchio sistema che vuole approfittare della banalità del default del click day per sferrare un attacco nei confronti di una grande azione di moralizzazione che il governo ha avviato in questi due anni.
Sinceramente mi sembrano veramente esagerate le accuse sui palloncini da acquistare per una festa d'Europa mai realizzata, che pur in assenza di alcun divieto normativo, il governo e l'assessorato alla Formazione non hanno proprio voluto realizzare per evitare che apparisse elettoralista. Le feste d'Europa sono all'interno delle raccomandazioni che fa Commissione europea per sviluppare lo spirito e la cultura europeista tra i giovani e i cittadini.

A tal fine esistono fondi e direttive che incoraggiano proprio la realizzazione di eventi dedicati. Certamente parlare di palloncini laddove il vecchio sistema sprecava 350 milioni l'anno, laddove i fondi di formazione e turismo finivano in quel "sistema Giacchetto" che alimentava corruzione, finanziamenti illeciti, scambi di favori, ma anche escort da donare in cambio di sostegni politici all'attività di corruzione, mi sembra esagerato. Negli ambienti palermitani ben informati si mormora persino quale dovrebbe essere la casa dove si svolgevano tali appuntamenti, che coinvolgevano settori della burocrazia e della politica regionale. Si parla di una casa in una via del centro storico che conduce al porto, dove ancora c'è un evidentissimo cartello "affittasi" che probabilmente sarà destinato a rimanere affisso a lungo, proprio perché la memoria dei palermitani non è così fragile.

Quali dibattiti si sono sollevati in Commissione sugli scandali della formazione che coinvolgevano enti, politici e burocrati? E sugli scandali degli arresti e persino dei viaggi e dei sexy tour all'estero con soldi pubblici? C'e' stato un silenzio complice. Oggi si esaspera una vicenda per noi chiusa, quella d click day, e si fanno non contestazioni ma processi alle intenzioni sulla base di come direbbe un proverbio siciliano "il lupo della mala coscienza quello che opera pensa". Un processo persino disumano che ha al centro, per quel che riguarda gli aspetti del Piano giovani, una giovane ragazza, Nelli Scilabra e sulla sanità Lucia Borsellino (ma su questo ci tornerò domani), in cui Nelli dovrebbe essere capro espiatorio del nulla, di un nulla inesistente proprio perché l'assessore ha competenze di indirizzo politico e non gestionale.

Italia Lavoro è un'azienda dello Stato, non lo si dimentichi e ad essa è possibile affidare direttamente dei servizi. Non rientra oggi tra le priorità del governo il rapporto con tale società perché vogliamo puntare sulle nostre partecipate, ma al momento della scelta Sicilia e-servizi era in grado di fornire un'assistenza limitata, poichè vigeva il contratto bancario e la società avrebbe potuto effettuare quei progetti realizzando solo passività. Adesso è invece possibile ed è la strategia del governo, puntare sulle partecipate e sull'assorbimento del personale delle società in liquidazione. Così come Sicilia e- servizi e' in grado di gestire software ma non svilupparli perché non ha personale qualificato per farlo e, secondo la Corte dei Conti, non può effettuare assunzioni. La questione va affrontata equamente, ma nessuno faccia il moralista, sopratutto chi in presenza di fatti gravi di malaffare, sprechi, corruzione, connivenze, è stato in silenzio o persino complice. Apriamo tutti i dibattiti che vogliamo, ma non si pensi che si possa tornare indietro".

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