Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCUOLA: LO SNALS SCRIVE A CROCETTA SULLA CORRETTA APPLICAZIONE DELLE LEGGI

Al Presidente della Regione Siciliana Dott. Rosario Crocetta Palazzo D’Orleans
Palermo, 25/08/2014 Egregio presidente, in merito alla vicenda che sta investendo il settore della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, il coordinamento regionale Snals Confsal settore formazione professionale non intende attribuire alcuna responsabilità al Dirigente per quello che sta succedendo ma è evidente che, dalle notizie apprese dai mass media, l'operato dei Dipartimenti
regionali sulle politiche del lavoro e della formazione professionale va collocato in un contesto
tutto negativo.

Non si intende in questa sede discutere sull’operato dell’Amministrazione Attiva ma discutere
sulla corretta applicazione delle leggi regionali del settore della formazione professionale e del
CCNL vigente che vanno applicati in modo più intelligente e meno tecnocratico. Anche perché si
tratta di leggi regionali che regolano tale settore, e alcune di esse sono state legiferate dai
parlamentari regionali in vista delle garanzie occupazionali e retributive dei lavoratori iscritti
all’Albo. Gli operatori della formazione professionale su questo punto non demordono, perché
“sulla carta” la tutela normativa è chiara e non lascia dubbi interpretativi ma purtroppo, oggi,
alcune leggi sono prive di forza economica ed altre sembrano negate dall'Amministrazione
Attiva.

In questo contesto, il Governo si deve fare carico della risoluzione del problema sulla sicurezza
lavorativa e sulla regolare retribuzione provvedendo ad individuare i responsabili di questa
penosa situazione che grava pesantemente sulla dignità di quanti lavorano in tale settore.
Dovrebbe organizzarsi, in particolare, per rivoluzionare i dipartimenti che operano nell'ambito
della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, creare un gruppo dirigente
capace di sveltire le pratiche giacenti, rivedendo l'attuale norm
ativa di controllo al fine di dare
respiro ai lavoratori della formazione professionale.

Vogliamo più in generale, che il personale della formazione professionale iscritto all’Albo possa
percepire lo stipendio puntualmente e mensilmente allo stesso modo del personale di altre
categorie nonché di quello dei dipartimenti regionali. Auspichiamo, quindi, una forte iniziativa dal
Governo. In questi anni noi abbiamo anche indicato i riferimenti legislativi; ora sta alla Giunta
definire i dettagli. Lo si farà? Noi vigileremo.

Il coordinamento regionale Snals Confsal formazione professionale metterà a disposizione dei
lavoratori un'assistenza legale per chi volesse aderire nei confronti della Regione Siciliana.

È chiaro che sospendere i lavoratori, immettere il personale in CIG in deroga ed incrementare
nuove assunzioni per rilanciare il settore comporta più debito pubblico per la Sicilia.
Lo Snals Confsal ha firmato l'accordo del 5 agosto, ma non è in condizione di esternare alcuna
soddisfazione in merito a tale accordo fin quando non si vede la concreta e completa
applicabilità dei suoi contenuti. Su tale accordo, esiste da parte nostra una convergenza di
vedute con la segreteria tecnica dell'assessorato. Siamo disponibili anche ad un dialogo aperto
con gli enti gestori che hanno approvato il documento ma manifestiamo disapprovazione nei
confronti di quegli enti che non hanno provveduto a regolarizzare la posizione retributiva dei
lavoratori.

La Regione siciliana ha accumulato grave ritardo, tra il 2008 e 2014, nell'utilizzo dei fondi e
nella capacità di amministrazione. Occorre una strategia chiara nell’utilizzo del nuovo ciclo di
fondi. Crediamo che sia importante che il governo si impegni a recuperare le inefficienze
dell'Amministrazione Attiva affinché neanche un lavoratore venga licenziato e neanche un euro
vada perso.
Il Governatore dimostri agli operatori del settore della formazione professionale la legalità, il
pieno rispetto delle leggi, la garanzia occupazionale e retributiva. Auspichiamo che tutta la
politica siciliana si impegni a dare fiducia, con temi e contenuti che possono rilanciare il settore
delle politiche del lavoro e della formazione professionale, salvaguardando i lavoratori iscritti
all'albo; favorendo l'incentivo all’esodo, prevedendo semplificazioni per erogare gli emolumenti a
chi lavora, e rilanciare il settore flagellato da una crisi bisognosa di legalità.

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