Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

FONDI UE E FINANZIAMENTI SETTORE IDRICO E FOGNARIO IN SICILIA, INTERROGAZIONI DELL'ON. LACCOTO

Sono rivolte ai finanziamenti per gli interventi nel settore idrico, fognario e depurativo due interrogazioni inviate al Governatore Crocetta e all’Assessore per l’Energia e i servizi di pubblica utilità dal Deputato Regionale del Partito Democratico Giuseppe Laccoto

Plermo, 26/09/2014 - Nel primo atto ispettivo, Laccoto ricorda che con deliberazione di Giunta Regionale del 21 maggio 2012 n. 152 si destinavano 55 milioni di euro “prioritariamente al settore fognario depurativo per il
completamento delle reti fognarie e il completamento e/o adeguamento degli impianti di depurazione nonché agli interventi del comparto idrico potabile finalizzati al recupero delle perdite delle reti idriche”. Sono oltre 200 i Comuni siciliani che attendono l’erogazione del finanziamento, di cui circa 50 della Provincia di Messina, per attuare gli interventi previsti e ormai non più rinviabili, “anche alla luce del contenzioso avviato dalla Commissione Europea nei confronti della Regione Siciliana per infrazioni comunitarie in materia di trattamento di acque reflue”. L’on. Laccoto chiede quindi i motivi per cui finanziamenti risultano bloccati, nonostante siano iscritti a bilancio come residui attivi e “quali provvedimenti il Governo Regionale intenda adottare per consentire ai Comuni destinatari dei finanziamenti di realizzare in tempi congrui le opere urgenti previste nel settore idrico, fognario e depurativo inserite nella graduatoria approvata dal Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”.

In un’altra interrogazione, Laccoto torna sul contenzioso avviato dalla Commissione Europea nei confronti della Regione Siciliana per infrazioni comunitarie in materia di acque reflue. Tale procedura riguarda 173 i Comuni siciliani, molti dei quali sotto i 5mila abitanti che, ai sensi della direttiva Comunitaria 91/271/CEE, “dovevano essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane e dotati di impianti di depurazione con scarichi adeguati ai limiti imposti”. Non solo “molti Comuni sono in netto ritardo rispetto alla scadenza fissata per gli interventi da attuare”, ma nel recente periodo estivo “diverse Amministrazioni hanno dovuto fronteggiare continue emergenze legate allo sversamento di liquami a causa dell’inadeguatezza delle reti fognarie, con inevitabili disagi per residenti e visitatori, oltre che ricadute negative per l’immagine dei territori interessati”. Ritardi e inadempienze, sottolinea l’on. Laccoto, mettono a serio rischio l’erogazione dei fondi comunitari che ormai rappresentano “l’unica verosimile fonte di finanziamento, di investimento economico e di occupazione per la nostra Regione” cosi come affermato a più riprese dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Da qui l’intervento di Laccoto presso il Governo Regionale per attuare tutti i provvedimenti necessari per scongiurare il blocco dei fondi comunitari destinati al trattamento delle acque reflue e agli impianti fognari e di depurazione e per avviare la nuova programmazione dei fondi UE 2014/2020. “E’ fondamentale – commenta l’on. Laccoto - creare una misura apposita contenente finanziamenti cospicui in modo da fornire riferimenti certi ai Comuni in una materia così delicata, evitare che i Sindaci incorrano in procedimenti legati a reati di natura ambientale e in definitiva sostenere interventi che migliorino la qualità della vita delle comunità siciliane”.

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