Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

MAURIZIO MARCHETTA RINVIATO A GIUDIZIO: "HA DIFFAMATO SONIA ALFANO E OFFESO LA MEMORIA DI BEPPE ALFANO"

L'ex vicepresidente del consiglio comunale è stato rinviato a giudizio per i reati di cui agli artt. 81 cpv e 595 commi secondo e terzo
Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 06/09/2014 - Maurizio Marchetta, ex vicepresidente del consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), è stato rinviato a giudizio "poiché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, offendeva comunicando con più persone, tramite internet, la reputazione di Alfano Sonia, e la reputazione e la memoria del defunto Alfano Giuseppe". Il provvedimento è stato notificato alla stessa Sonia Alfano.

"Ormai da anni il Marchetta, mistificatore di professione, utilizza tutti i mezzi a sua disposizione per indirizzare alla mia persona malcelate minacce e violenti attacchi, anche pubblicamente. Ha più volte offeso me e, fatto ancor più grave e squallido, la memoria di mio padre, proferendo insinuazioni e accuse di infimo profilo, a volte vigliaccamente, nascondendosi dietro improbabili pseudonimi. Quello di Marchetta è - come affermato nel decreto di citazione a giudizio emesso dal PM Massara dopo un’indagine di proporzioni elefantiache - un vero e proprio disegno criminoso ai miei danni e gravemente offensivo della memoria di mio padre, la cui unica 'colpa' è stata quella di sacrificare la propria vita per amore della verità. Dovrebbe vergognarsi soprattutto chi - a cominciare dai soggetti istituzionali - ha dato credito a Marchetta, facendolo assurgere indebitamente al rango di antimafioso, anche quando, attraverso il pentimento di Bisognano e Gullo, si era lumeggiato il profilo di concorrente esterno quantomeno di Cosa nostra barcellonese". E’ il commento di Sonia Alfano, già presidente della Commissione Antimafia Europea e figlia di Beppe, giornalista ucciso dalla mafia l’8 gennaio del 1993, alla notizia del rinvio a giudizio dell'imprenditore barcellonese.

"Continuo a chiedermi - aggiunge Sonia Alfano - come un soggetto equivoco quale il Marchetta, contiguo ai livelli più alti della mafia barcellonese - dal boss Cattafi a Sem Di Salvo, con il quale addirittura si recava in vacanza nel 2002 -, possa godere della tutela da parte dello Stato. Quello stesso Stato che invece - conclude - dovrebbe preoccuparsi di confinare il sordido ma imperfetto piano criminale di Marchetta e 'soci', che hanno tentato, attraverso questi e altri giochi perversi, di salvaguardarsi dall’inevitabile declino".

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