Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MILAZZO: LO STATO DEL DISSESTO E LA DIMENSIONE DELLA MASSA PASSIVA: 11 MLN IL DISAVANZO

Comunicato sulla dimensione della massa passiva e sullo stato del dissesto finanziario al 31.12.2011
Milazzo (Me), 15/09/2014 - A a seguito della ordinanza n. 58/2014 del 7/2/2014 del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, questa Commissione Straordinaria di Liquidazione ha sospeso la propria attività; con ordinanza n. 203/2014 del 9 maggio 2014 il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha revocato l’ordinanza n. 707/2013 e l’ordinanza n. 58/2014 e che pertanto in data 22 maggio 2014 questo Organo ha provveduto a reinsediarsi per continuare a svolgere la propria attività prevista dalla normativa speciale vigente, ritenendo opportuno di dover agire principalmente verso le seguenti aree di intervento amministrativo-contabile:

- A - Quantificazione del deficit complessivo dell’Ente attraverso la quantificazione dei residui passivi (massa passiva) e ricognizione delle entrate necessarie per sostenere le operazioni di ripiano del debito accumulato (residui attivi);
- B - Puntuale definizione della parificazione del conto del tesoriere al fine di raggiungere il saldo di cassa al 31 dicembre 2011, che fino ad ora non era stato possibile poter quantificare;
- C - Analisi delle cause che hanno originato il dissesto, attraverso la disamina degli atti e dei fatti che hanno dato vita alla massa passiva;
- D - Prima disamina di tutte le pratiche di coloro che hanno voluto presentare domanda di ammissione alla massa passiva e quantificazione complessiva del deficit globale di amministrazione.

A - Per quanto sopra elencato, questa Commissione, ha iniziato pertanto, l’attività lavorativa di liquidazione e, giuste disposizioni normative, subito dopo l’insediamento, ha pubblicato, nel sito istituzionale del Comune di Milazzo, l’avviso con il quale ha portato a conoscenza a tutti creditori dell’Ente che vantassero crediti anteriori al 31/12/2011, di poter fare richiesta per essere inseriti nella massa passiva che questa Commissione Straordinaria si apprestava a definire per poi, dopo aver accertato i giusti requisiti del credito vantato, procedere alla liquidazione secondo le disposizioni di legge e la normativa speciale vigente.

Contemporaneamente, sulla scorta degli atti reperiti negli uffici, con la piena collaborazione del Segretario comunale, di alcuni dirigenti, dei responsabili dei servizi, nonché di professionisti incaricati e con l’ausilio dei supporti informatici (per quanto poco attendibili), definiva la massa dei residui attivi e passivi da mantenere al 31/12/2011, atti fra l’altro, richiesti e sollecitati con nota dal Commissario regionale ad acta, nominato per l’approvazione del Rendiconto di gestione 2011.
I predetti atti, unitamente ad una dettagliata relazione sul Conto Economico e sul Conto del Patrimonio, sono stati trasmessi all’Amministrazione Comunale, al Commissario regionale ad acta ed al Segretario Comunale, affinché ne tenessero debito conto nel procedere all’approvazione del Conto Consuntivo 2011.

Da questo primo riaccertamento (cui seguirà quello del rendiconto 2012) delle condizioni generali finanziarie ed economiche del Comune di Milazzo, è scaturito un enorme disavanzo di amministrazione e consequenziale, rilevante, perdita economica di quasi 11 milioni di Euro.

B - L’Organo Straordinario di Liquidazione successivamente ha proceduto a definire la parificazione del conto del tesoriere per l’esercizio 2011, che, alla data del luglio 2013, ancora non trovava una quantificazione certa né per la Banca medesima, né per l’Ente, né per il Collegio di Revisori dei conti.

Questa Commissione si è resa conto subito che la situazione generale di cassa, dal 2004 in poi. è stata caratterizzata, quasi sempre, da una gestione basata sul costante ricorso all’anticipazione di tesoreria, con notevole dispendio di risorse finanziarie. In pochi anni sono stati utilizzati Euro 15.116.375,43 di scopertura e pagati alla Banca tesoriere quasi un milione di euro di interessi passivi (Euro 973.123,47).

A questo si aggiunge la difficoltà riscontrata dalla Banca tesoriere a voler procedere ad una rettifica dei conti successivamente alla dichiarazione dello stato di dissesto (11 gennaio 2013), ovvero a reintegrare la medesima anticipazione del 2011 per un importo complessivo di € 2.564.688,82. fatto contabile che causa un “ammanco di somme liquide” per il Comune gravemente lesivo degli equilibri di breve periodo.
Tale problema, totalmente inaccettabile da questa Commissione, è stato parzialmente risolto solo da pochi giorni, quando il Banco Popolare Siciliano annullava de facto i mandati richiesti, ma alla data odierna, non ha ancora proceduto all’accredito delle medesime somme nelle casse dell’Ente, cui seguirà, per esplicito ordine impartito da questa Commissione, il ricalcolo degli interessi passivi dall’1.1.2012 ad oggi.
C - Per quanto riguarda le cause che hanno determinato il dissesto, esse sono tecnicamente imputabili agli enormi disavanzi finanziari accertati, negli anni che vanno dal 2004 in poi, che ammontano ad oltre € -21.680.752,92 cui bisogna aggiungere la inquietante somma riguardante i crediti di dubbia esigibilità che questo O.S.L. ha rinvenuto nei rendiconti pregressi (oltre € 8.357.612,00). Dalle nostre analisi si è ritenuto che queste partite in sofferenza fossero molte di più, per cui, in sede di revisione della massa attiva, si è ritenuto che alla somma appena citata andassero aggiunte altre partite contabili inesigibili per altri € 8.293.528,00, raggiungendo quindi il ragguardevole ammontare pari a oltre € 16.651.139,00.

D – Infine per quanto concerne l’esame della massa passiva presunta, accertata alla data attuale, in base alle richieste dei creditori, dopo aver proceduto dalla disamina di ogni singola istanza pervenuta, ed a totale rettifica degli importi già comunicati in data 10 luglio 2013 (primo comunicato stampa), che raccoglievano esclusivamente le desiderata dei creditori, non sottoposte al vaglio di questo Organo, si può ora, con minima percentuale di errore, dichiarare quanto segue:

Istanze presentate n. 817 (di cui 11 trasferite al Comune perché non di competenza)

Importo totale €. 30.072.691,73 suscettibile di variazione qualora non ammesse e/o non supportate dalla regolarità degli atti amministrativi, necessari e obbligatori;


Ripartizione dei crediti vantati per tipologia:

a) Crediti da prestazioni professionali € 4.951.825,66
b) Rimborso permessi retribuiti per cariche elettive € 460.461,96
c) Indennità Esproprio e Occupazione € 4.032.287,59
d) Crediti di lavoro dipendente € 138.569,37
e) Spese per liti € 547.063,27
f) Risarcimento danni € 2.007.659,54
g) Lavori e Manutenzioni € 3.902.523,88
h) Utenze e canoni € 2.565.356,63
i) Gettoni di presenza e Indennità di carica € 68.179,92
j) Rimborsi Imposte ed Oneri pagati in eccesso € 154.319,07
k) Fornitura Beni e Servizi € 4.688.806,50
l) Crediti varie tipologie minori € 1.945.990,67
m) Cooperative produzione e lavoro € 2.436.533,93
n) Anticipazione tesoreria € 2.173.113,74
Totale € 30.072.691,73
Di cui debiti fuori bilancio € 22.115.461,02
Di cui debiti in bilancio (2011) € 7.957.230,71

A copertura delle somme evidenziate, questa Commissione ha incamerato, tramite riversamento dalle casse del Comune, la somma complessiva di € 2.303.086,92, di cui € 1.991.564,68 relativa a tributi vari pregressi ed € 311.522,24 per economie sui mutui scaduti dell’Ente.
La Commissione ha già provveduto a soddisfare crediti per € 323.052,97.

Attualmente possiamo quindi così riassumere la situazione debitoria consolidata globale del Comune di Milazzo:

Ammontare dei residui passivi al 2011 e retro, come da consuntivo 43.992.885,97
Ammontare dei debiti fuori bilancio da massa passiva 22.115.461,02
Ammontare dei debiti da indebitamento (Cassa DD.PP. + C.S.) 12.224.791,97
Totale dei debiti dell’Ente accertati 78.333.138,96
a detrarre:
Residui attivi titolo I e III al 31.12.2011 17.834.566,04
Deficit globale dell’Ente al 31.12.2011 -60.498.572,92

Un ammontare globale di deficit di € -60.498.572,92, considerato che si possa in futuro incassare il 100% dei residui di cui ai titoli I e III indicati sopra. Ad oggi risultano incassati solamente € 1.991.564,68 (poco più del 10%).
Un ammontare globale di deficit di € -60.498.572,92, che potrà quindi lievitare ancora, considerando altresì € 16.651.139,00 di crediti di dubbia esigibilità iscritti al conto del patrimonio, che provengono dagli anni dal 2004 in poi.

L’operato di questa Commissione permetterà all’Ente di annullare completamente tutti i debiti fuori bilancio accertato al 2011, che ammontano alla notevole somma di oltre 22 milioni, (praticamente oltre il 50% di tutti i residui attivi iscritti nel conto), oltre a quasi 8 milioni di debiti iscritti in bilancio, per un totale di circa 30 milioni di euro, ovvero la metà del deficit globale del Comune di Milazzo.
Si pone in evidenza che il Comune di Milazzo ha aderito alla procedura di liquidazione semplificata, in base alla quale i crediti vantati potranno essere risarciti in una percentuale legale prevista in una banda che va dal 40% al 60% (ovviamente si spera di reperire risorse per liquidare il massimo consentito).
Si chiarisce ai creditori che tale procedura semplificata pone l’obbligo di pagare entro 30 giorni dalla data della transazione stipulata con questo Organo Straordinario di liquidazione e che si è in attesa dell’accredito dei fondi ministeriali di cui al D.L. n. 66 del 24.04.2014.
Infine questa Commissione deplora il comportamento di tanti creditori iscritti in bilancio, che avrebbero potuto fare domanda di ammissione alla massa passiva e non hanno ritenuto opportuno farlo, perdendo quindi una occasione di soddisfo, a breve termine, di una buona parte del proprio credito vantato nel confronti dell’Ente.


LA COMMISSIONE STRAORDINARIA DI LIQUIDAZIONE

Dott.ssa Margherita Catalano Presidente ¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬¬
Dott.ssa Maria Di Nardo Componente
Prof. Antonio Danese Componente

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