La Fim Cisl ricorda il caso dei lavoratori ex Feluca: “Stesse promesse, ancora disattese”
Messina, 10 settembre 2014 – “Per l’Amministrazione comunale la mobilità interna tra società partecipate sembra essere la soluzione a tutti i problemi. Così si promette ai lavoratori, oggi quella, domani di un’altra società partecipata, che ricorreranno a questa norma per salvaguardare i posti di lavoro”. Perplessità e parecchi dubbi sulla reale volontà di seguire questo percorso sono espressi dal segretario generale della Fim Cisl di Messina, Nino Alibrandi, che aveva proposto la soluzione in esame lo scorso agosto per la vertenza Feluca.
“È stato persino sottoscritto un verbale di riunione – spiega Alibrandi – con l’impegno formale al passaggio dei lavoratori ex Feluca ad altre partecipate del Comune, tra le quali Amam. Ma, ad oggi, nulla di quanto è stato concordato è andato in porto”.
La Fim Cisl è allarmata dalle notizie di stampa che riportano l’intenzione dell’Amministrazione comunale di adottare la mobilità tra partecipate indirizzate verso l’Amam. “Così – dice Alibrandi – non si farebbe altro che alimentare una guerra tra lavoratori, in quanto i lavoratori ex Feluca attendono la mobilità verso l’Amam dallo sc
orso scorso. Gli impegni, se si assumono, bisogna che si mantengano. Non si può sempre promettere senza fare di conto. La nostra posizione non è contro i lavoratori Ato o di altre partecipate, ma pretendiamo chiarezza dall’Amministrazione comunale sugli impegni presi nei confronti di altri lavoratori. Le troppe promesse, alla fine, rischiano di non poter essere mantenute illudendo i lavoratori”.
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Come preannunciato ieri, parte la mobilitazione della Cisl contro il taglio dei fondi ai Servizi Sociali. Domani, 11 settembre, dale 9.30 alle 12.30, nello spazio antistante il Municipio di Messina, organizzato dalla federazione della Funzione Pubblica, si terrà un sit in dei lavoratori che operano nel settore dei Servizi Sociali. “Il taglio delle risorse da parte del Comune e del Consiglio comunale – ricorda il segretario provinciale Calogero Emanuele – comporterà la paralisi del settore e l’apertura della crisi occupazionale per i lavoratori a partire dal prossimo 1 ottobre con l’interruzione dei servizi di assistenza, trasporto, asili e Cag”.
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