Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

EBOLA: IN ITALIA 4-6 FALSI CASI AL GIORNO, MA PER IL MINISTRO IL RISCHIO E' BASSO

25/10/2014 - Nell’ambito del semestre di Presidenza italiana dell’UE il Ministero della salute il 27 e 28 ottobre, con inizio alle ore 9.30, organizza a Roma, presso l'Auditorium Biagio d’Alba di Viale Ribotta, 5, la Conferenza sulla salute nell’area del Mediterraneo. La seconda giornata sarà aperta dal
Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin. La Conferenza affronta in particolare quattro tematiche di sanità pubblica:

lo stato d’implementazione del nuovo Regolamento sanitario internazionale
la problematica della resistenza agli antimicrobici
le ricadute sulla sanità pubblica dei nuovi modelli comportamentali (stili di vita)
le ricadute derivanti dai flussi migratori che interessano il bacino del Mediterraneo

In merito a quanto accaduto presso una scuola materna di Fiumicino nei giorni scorsi dove una bambina di tre anni di ritorno nel nostro paese dall'Uganda non è potuta tornare a scuola a causa delle proteste dei genitori dei suoi compagni di scuola allarmati da un possibile rischio di contrarre Ebola, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha espresso solidarietà alla famiglia della piccola e ha ricordato che l'Uganda non è un paese affetto ed è molto lontano dalle zone del west Africa colpite dal virus.

Il Ministro ha inoltre ribadito nella trasmissione Porta a porta del 22 ottobre 2014 che nel nostro paese attualmente non c'è stato nessun caso di Ebola, neanche d'importazione, che il rischio di contrarre la malattia è basso e che queste forme di allarmismo sono assolutamente ingiustificate. Nel nostro paese abbiamo "4-6 falsi casi di Ebola al giorno. Siamo preparati bene: da quando è partita l' allerta a marzo abbiamo rinforzato le misure di sicurezza e fatto simulazioni sulle strutture”.

Epidemia di Ebola e Unione Europea
La sessione dedicata al virus Ebola ha ribadito la severità dell’epidemia e il ricorso a risorse straordinarie per fronteggiarla. L’Ue ha già messo a disposizione risorse attraverso la cooperazione e gli aiuti umanitari, in seguito alle decisioni raggiunte nel Consiglio europeo straordinario del 30 agosto scorso. Per ottimizzare la capacità di intervento si rende necessario un maggior coordinamento tra l’Ue e le organizzazioni e strutture coinvolte come Onu, compagnie di trasporto e le Ong. Ecco le conclusioni illustrate dal Ministro Lorenzin sulla sessione relativa all'epidemia in Africa.

Prendiamo atto della severità dell'epidemia in atto in Africa occidentale, così come affermato dall'OMS, e della necessità del ricorso a risorse straordinarie per contenerla e arrestarla.
Rileviamo con soddisfazione che l'OMS ha preparato una "Ebola Response Roadmap" per raggiungere tale scopo e che l'Unione Europea ha già messo a disposizione, attraverso i meccanismi di cooperazione e di aiuto umanitario ingenti risorse.
E' intenzione degli Stati Membri comunque rispondere all'appello lanciato dall'OMS, anche alla luce delle Conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 30 agosto scorso, con ulteriori risorse umane e finanziarie, attraverso gli appositi meccanismi ed organismi.

Nell'Unione, pur considerando che il rischio dell'estensione dell'epidemia ai nostri Paesi è basso, dobbiamo comunque aumentare il nostro grado di preparazione, per rafforzare la capacità di identificazione, trasporto diagnosi e cura di pazienti o sospetti. Ciò si rende necessario soprattutto nell'ipotesi dell'arrivo di qualche caso di importazione, con possibili casi secondari, o di rimpatrio di cittadini ammalatisi in Africa.

L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) incoraggia le aziende che stanno sviluppando trattamenti o vaccini contro l'Ebola a richiedere per i medicinali la designazione di farmaci orfani.

Lo status di orfano dato ad un determinato farmaco comporta una serie di incentivi per favorirne lo sviluppo e facilitarne l'immissione sul mercato. Gli incentivi includono l'attività di Scientific Advice gratuita da parte dell'Agenzia europea per i medicinali, l'esenzione fiscale e 10 anni di esclusività sul mercato una volta ottenuta l'autorizzazione.

Le domande di designazione di farmaci orfani per i medicinali per la cura di Ebola verranno trattate in via prioritaria e l'EMA si impegna a monitorarne la valutazione.

Le aziende che stanno sviluppando farmaci contro il virus Ebola interessate alla designazione di farmaco orfano possono inviare una mail a orphandrugs@ema.europa.eu per avere istruzioni riguardo la richiesta preliminare gratuita della qualifica di farmaco orfano e per discutere delle fasi scientifiche e regolatorie.

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