Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

GAROFALO, METROMARE: “COME CREARE SVILUPPO SE DA MESSINA A VILLA SAN GIOVANNI SI IMPIEGA COME PER ARRIVARE A MILANO?”


La nota del deputato del Nuovo CentroDestra, On. Vincenzo Garofalo: “Il parere negativo espresso dalla Ragioneria di Stato sull'emendamento che prevedeva il finanziamento triennale di Metromare mi ha deluso e mi obbliga a richiamare il Governo di fronte alle sue responsabilità nei confronti della nostra terra

Messina, 19 ottobre - Basta con le promesse e le buone intenzioni. Il Governo deve dire, una volta per tutte, quali sono i progetti per il Meridione d'Italia e deve dimostrare nei fatti e non solo per slogan di credere in un progetto di sviluppo del Sud. Il punto non è Metromare rispetto al quale il finanziamento verrà trovato in calcio d'angolo, come al solito, attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità (su questo punto ho parlato ieri con il Ministro Lupi)ma, come ho più volte denunciato, la situazione generale di arretratezza del sistema dei trasporti.

Venerdì scorso ho presentato una interrogazione per chiedere al Ministro di fare luce sulle inefficienze del servizio di traghettamento treni perché è inaccettabile che chi, a bordo di un treno, viaggia dalla Sicilia verso altre destinazioni nazionali si trovi costretto ad attendere 30, 40 e, a volte, 50 minuti in stazione prima che arrivi la nave FS che garantisce il collegamento: lo stesso tempo nel quale in aereo da Catania si arriva a Roma!

Con la conseguenza che chi ha un biglietto fino a Villa e deve poi cambiare treno per raggiungere un'altra destinazione rischia, a causa dei continui ritardi e rallentamenti a Messina, di perdere la coincidenza. In passato- evidenzia il deputato-per evitare queste attese, i passeggeri scendevano dal treno a Messina e salivano a bordo della nave passeggeri di Bluferries, opzione non più praticabile dopo la decisione della società di sopprimere il collegamento passeggeri. L'alternativa- l'unica praticabile nel fine settimana quando il collegamento Metromare non funziona- è quella di raggiungere gli imbarcaderi privati che attraccano ad un chilometro circa dalla stazione di Villa con la conseguenza che, non esistendo servizi che colleghino l'approdo alla stazione, i passeggeri, di qualunque età, in qualunque condizione fisica compresi anziani, invalidi, donne incinte, famiglie con bambini e con bagagli al seguito- sono costretti a percorrere a piedi la strada che dall'approdo porta alla stazione.

In un epoca nella quale si investe sui territori anche sulla base della facilità che si ha nel raggiungerli, consentire a FS di proseguire questo atteggiamento di disattenzione e disinteresse nei confronti della Sicilia equivale a condannare i cittadini del Sud ad essere tagliati fuori da qualsiasi ipotesi di sviluppo e crescita. Il punto non è solo il servizio di collegamento rapido Metromare dunque: anche i trasferimenti aerei dalla Sicilia costano sempre di più e offrono sempre meno tratte.

E come se non bastasse dobbiamo sopportare gli insulti della Lega che vede il Meridione come un peso. E come potrebbero svilupparsi industria, commercio, turismo se per percorrere i tre chilometri che separano Messina da Villa San Giovanni in treno si impiega lo stesso tempo che ci vuole da Catania per arrivare a Milano in aereo?

La verità è che, come ho più volte ribadito, si è affidato per anni il miglioramento del trasporto nello Stretto al progetto del Ponte e sospesa la realizzazione di quello non si è pensato ad offrire un'alternativa che potesse rispondere all'esigenza degli abitanti siciliani in modo definitivo ignorando il fatto che ponte serviva a connettere due aree metropolitane del Mezzogiorno, razionalizzare l'offerta dei servizi metropolitani ferroviari, aumentare la coesione economica e rendere stabile l'accessibilità interna con risvolti positivi in tutto il Meridione d'Italia.

Ponte o non ponte a queste istanza si deve comunque rispondere.

E' questo che pretendiamo. Non basta Metromare. I cittadini vogliono risposte e la politica deve darle perché altrimenti oltre al danno della mancanza di realizzazione di un progetto alternativo al Ponte avremo la beffa di sentirci anche dire che da noi è stato speso un miliardo di euro.
Peccato che quel miliardo sarà servito solo per pagare una penale”.

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