Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

ISTAT: PREZZI -0,2%, AUMENTA DEFLAZIONE, CONSUMI AI LIVELLI DI 30 ANNI FA

Codacons: peggio di ogni previsione. Colpa dei consumi in picchiata libera tornati ai livelli di 30 anni fa
Roma, 14 ottobre 2014 – Peggio di ogni previsione ed estremamente preoccupanti per il Codacons i dati sui prezzi diffusi oggi dall’Istat. L’aumento della deflazione al -0,2% è speculare ai consumi in picchiata libera nel nostro paese – spiega l’associazione – Basti pensare che gli acquisti delle famiglie sono tornati ai livelli di 30 anni fa, registrando un maxi-calo da 80 miliardi di euro negli ultimi 7 anni.

“Gli italiani non hanno più soldi da spendere nemmeno per mangiare – denuncia il Presidente Carlo Rienzi – Solo per gli alimentari lo scorso anno le famiglie hanno speso 3,6 miliardi di euro in meno, e l’andamento è ancora peggiore nel 2014. Riduzioni dei consumi che si riflettono sui prezzi al dettaglio, determinando la deflazione in cui versa il nostro paese. Il Governo deve intervenire e in fretta, perché di questo passo si registrerà una nuova ondata di povertà in Italia, con effetti a cascata sulle imprese e sull’occupazione” – conclude Rienzi.

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