Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LA RETE DEGLI STUDENTI INCONTRA IL PRESIDENTE CROCETTA: GRANDE VITTORIA DEGLI STUDENTI

Dopo una lunga giornata di mobilitazione, in occasione della quale sono scesi in piazza più di ventimila studenti nelle città di tutta l'Isola, accompagnati proprio dalle bandiere dell'Elefantino che ci contraddistingue, la Rete degli Studenti Medi Sicilia corona in bellezza questo meraviglioso quanto propositivo 10 Ottobre
Palermo, 11/10/2014 - Nel cuore del capoluogo regionale, dopo svariate ore di sit-in sotto il sole, la Rete degli Studenti Medi Sicilia e il suo enorme serpentone di oltre 4000 ragazzi, posizionatisi alla fine del corteo fuori dal Palazzo dei Normanni, hanno ottenuto un incontro formale con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, in occasione del quale Andrea Manerchia e i rappresentanti locali hanno portato le istanze del Sindacato Studentesco sul tavolo decisionale più importante della regione, chiedendo a gran voce un reale investimento in fatto di scuola pubblica e un impegno serio in merito alla Legge Regionale sul Diritto allo Studio.

L'incontro si è dimostrato sin da subito un importantissimo momento di contrattazione politica e sindacale: i rappresentanti della Rete Sicilia spiegano subito al Presidente i motivi della protesta, soffermandosi sull'idea di scuola che ogni giorno il Sindacato Studentesco prova a costruire, cioè quella di un sistema educativo che si dimostri realmente inclusivo, gratuito, aperto a tutti, formativo. La discussione assume un valore ancora più consistente in una terra come la Sicilia, da sempre nelle ultime posizioni in fatto di edilizia scolastica, dispersione, didattica e trasporti.

Crocetta si impegna ad avviare un confronto rispetto alla Legge Regionale sul Diritto allo Studio, strumento di cui dispongono le regioni per arginare le grandi falle del sistema scolastico: il Governo Regionale annuncia dunque l'istituzione di un tavolo permanente sul diritto allo studio con la nostra organizzazione. Una volta esposto il parere della Rete a proposito della bozza della legge regionale, che metterebbe a disposizione fondi indubbiamente insufficienti a ricostruire la scuola in Sicilia, il Presidente avrebbe inoltre promesso un implemento dei fondi da investire sulla Legge, riconoscendo la palese incapacità di produrre un cambiamento duraturo partendo dalle esigue risorse descritte nel testo.

"Quello di stamattina è sicuramente un ottimo segnale" Dichiara Andrea Manerchia, coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Sicilia, "Abbiamo rilevato da parte del Presidente una sincera disponibilità nel parlare con noi di Scuola Pubblica: finalmente gli studenti cominciano ad essere considerati un tassello fondamentale per completare il puzzle della Legge Regionale sul Diritto allo Studio, battaglia che portiamo avanti ormai da tanti anni, ma che non ci stancheremo di rivendicare, con cuore ed entusiasmo. Nonostante queste ottime aperture, il sindacato monitorerà la situazione affinché le dichiarazioni del presidente Crocetta non rimangano parole, ma abbiano presto un riscontro politico reale."

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