La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

NAPOLITANO. GENOVA: BEN SICURI MAI NON SIAMO CHE QUEL POSTO NON C'INGHIOTTE E NON TORNIAMO PIÙ.

Si svolgeranno domani 15 ottobre alle ore 9.30, presso il Parlamentino Foreste del Corpo forestale dello Stato, in via Giosuè Carducci n° 5, le celebrazioni per il 192° Annuale di Fondazione del Corpo forestale dello Stato. La cerimonia ufficiale, in stile sobrio conforme alle attuali disposizioni in materia, si terrà alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina e del Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone. Le celebrazioni hanno avuto inizio il oggi, 14 ottobre, con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha ricevuto in udienza il Capo del Corpo forestale dello Stato e una rappresentanza di personale Forestale

Palazzo del Quirinale, 14/10/2014 - Indirizzo di saluto del Presidente Napolitano in occasione dell'incontro con una rappresentanza degli Allievi degli Istituti di formazione del Corpo Forestale dello Stato nel 192° anniversario di fondazione:

"A mia volta rivolgo un saluto a tutti voi come di consueto in queste occasioni che sono le occasioni tradizionali degli anniversari dei nostri Corpi dello Stato. L'incontro con gli allievi ha sempre particolare valore perché essi rappresentano l'avvenire di ciascun Corpo e l'avvenire dello Stato, dell'articolazione di tutte le sue funzioni. Credo che stiamo vivendo un momento del Paese in cui l'attenzione non può non concentrarsi con la massima forza sulla tutela del territorio, sulla tutela del nostro patrimonio naturale, oltre che storico-artistico, perché stiamo vivendo dei fenomeni di spaventosa devastazione.

Credo di dover condividere, all'indomani dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l'accento messo sull'importanza che ha la tutela del patrimonio forestale anche per prevenire rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese soffre endemicamente. Abbiamo vissuto tanti episodi che poi esplodono nelle città, negli abitati, grandi città come Genova, piccoli centri come quelli delle Cinque Terre. Ma alle spalle di questi fenomeni, che sono anche dovuti a inerzie locali, a lungaggini burocratiche nel realizzare progetti elaborati e perfino finanziati e pronti quindi per essere realizzati, alle spalle di tutto questo c'è anche l'incuria nei confronti del patrimonio boschivo e forestale.

Dobbiamo avere quindi davvero una visione unitaria degli interventi da compiere per consolidare il nostro territorio oltre che per regolarne l'uso, però, da questo punto di vista, non bastano motivazioni vaghe delle responsabilità o delle cause. Ho sentito un rischio anche di riferimenti generici, troppo generici, a proposito di quello che è accaduto di recente a Genova da ultimo, a burocrazie lente o a interventi giudiziari impropri. Bisogna essere molto circostanziati nel vedere dove ci sono stati dei comportamenti che hanno provocato danni. E bisogna allargare il discorso e far risalire l'impegno a un complessivo quadro di responsabilità per la tutela del nostro territorio, patrimonio forestale, patrimonio boschivo, patrimonio naturale in genere, perché questo, oltretutto, è il modo anche di salvaguardare la vita dei cittadini, di salvaguardare la normalità della vita urbana in fasi che sono anche molto rischiose - non possiamo non prenderne atto - dal punto di vista del cambiamento climatico. Ma anche di fronte al cambiamento climatico c'è la possibilità di attrezzarsi nel senso di rafforzare decisamente quello che già doveva essere fatto prima che iniziasse questa era ancora più impegnativa e di sfida per lo Stato, e per tutte le articolazioni che esso presenta nell'interesse della popolazione.


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