Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

PATTO DEI SINDACI, DOPO LA DENUNCIA SCATTA L’INTERROGAZIONE

Flop Patto dei Sindaci. Dopo la denuncia, scatta l’interrogazione. Ignazio Corrao, Capo delegazione M5S in Europa: “In Sicilia troppi cambi in corsa. Stiamo perdendo tempo e risorse”
Bruxelles 3 Ottobre 2014 - “Con il Patto dei Sindaci la Regione Sicilia ha sino ad oggi più volte cambiato idea e sperperato soldi. Con la sola filosofia e senza programmazione non si risparmia un centesimo, si sprecano solo risorse comunitarie”. A dichiararlo è il capo delegazione del Movimento 5 Stelle in Europa Ignazio Corrao, che dopo la denuncia delle scorse settimane sulla mancata applicazione del Patto dei Sindaci, torna a suonare la sveglia al Governo siciliano con una interrogazione rivolta direttamente alla Commissione Europea.

“La Regione siciliana - spiega Corrao - nel 2010 ha sottoscritto con la DG Energia e Trasporti della Commissione Europea la struttura di supporto al Patto dei Sindaci, nel 2011 ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.35 un bando per la costituzione dell'Unità di Assistenza Tecnica (UAT) per supportare i singoli comuni firmatari. Poco dopo, nel 2012 la Giunta regionale cambia idea e con delibera n.460 ha costituito una Cabina di regia per il monitoraggio del Patto, noncurante del procedimento in corso per la costituzione dell'UAT. Nel 2013 ancora un cambio in corsa, la Giunta regionale con delibera n.306 grazie alla rimodulazione delle risorse del FESR, approva il Piano di Azione e Coesione, ripartendo 30 milioni di euro ai Comuni siciliani, per promuovere la sostenibilità energetica attraverso lo Startup del Patto dei Sindaci.

Tre cambi di strategia – continua l’europarlamentare - che hanno avuto un costo pesantissimo sulla reale applicazione del piano tanto sbandierato anche dal candidato Rosario Crocetta in campagna elettorale, prima la UAT, poi la Cabina di Regia, poi direttamente soldi ai comuni. Morale su 256 Comuni siciliani aderenti solo 8 hanno presentato il Piano di Azione Energia Sostenibile (PAES). La difficoltà delle amministrazioni locali è da attribuire alla mancanza di competenza nella redazione dei PAES e dalla confusione generata del prezziario regionale per gli appalti pubblici aggiornato al 2009, il quale prevede prezzi del fotovoltaico maggiorati del 300% rispetto ai prezzi di mercato odierni”.

L’europarlamentare Cinquestelle si rivolge quindi alla Commissione Europea nel suo atto parlamentare chiedendo direttamente: “Se è intenzione della Commissione adottare un approccio più efficace per porre fine e rimedio allo sperpero di risorse comunitarie fin qui stanziate”.

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