Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”
Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”
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Nebrodi e Dintorni
SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO. Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile. La digitalizzazione degli appalti deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.” Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...
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Come si può fare con la Convenzione ONU 1949/51, che l'Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l'Olanda, ha definitivamente ratificato nel 1980 e l'articolo 75 comma secondo della Costituzione Italiana che vieta i referendum abrogativi sui trattati internazionali?
RispondiEliminaIn più, la prostituzione in Italia è già tassata, grazie ai dettami dell'articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013.