Garante privacy, sanzione irrogata a Report: la procedura è stata rispettata. Report primo programma d'informazione

Il Garante per la protezione dei dati personali, in relazione alle ultime notizie di stampa, ribadisce la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti. N el caso della sanzione irrogata a Report la procedura è stata pienamente rispettata.  Report si conferma primo programma d'informazione del primetime Roma, 26 ottobre 2025 -  Il Garante per la protezione dei dati personali, r itiene doveroso precisare, per la massima chiarezza, che ogni procedimento è istruito dagli uffici, che in esito a tale istruttoria predispongono uno schema di provvedimento a cui fa seguito, da parte del componente relatore, la presentazione della proposta al Collegio (art. 15 regolamento 1/2000). Tale proposta può, pertanto, essere deliberata, o meno, dal Collegio, il quale, dunque, può condividerne, o meno, il contenuto. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei votanti e, ai sensi dell’art. 153 del Codice Privacy, il voto del Presidente prevale in caso di p...

TESTIMONI DI GIUSTIZIA: SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE CUTRÒ, AVVIARE UNA SERIA VERIFICA DEL MALFUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza mostrano che nessun allarme è scattato nonostante il Cutrò, colpito da un malessere fisico, giacesse a terra privo di sensi

23/10/2014 - L'associazione nazionale testimoni di giustizia nell'esprimere piena solidarietà al suo Presidente, Ignazio Cutrò, chiede al Prefetto di Agrigento, dott. Nicola Diomede, ed al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza di avviare una seria verifica del malfunzionamento del sistema di videosorveglianza dell'abitazione del testimone di giustizia Cutrò. Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza mostrano che nessun allarme è scattato nonostante il Cutrò, colpito da un malessere fisico, giacesse a terra privo di sensi. L'Associazione non chiede il rafforzamento del dispositivo di sicurezza tantomeno il potenziamento del sistema di videosorveglianza; chiediamo semmai, e senza alcun onere a carico delle istituzioni preposte alla tutela della famiglia Cutrò, di far funzionare ciò che c'è già: le telecamere e che le immagini riprese dalle stesse siano costantemente sotto stretta osservazione da parte del personale della caserma dei carabinieri addetto a tale servizio. Confidiamo che questo nostro appello alle Istituzioni venga prontamente posto alla attenzione degli organi preposti a salvaguardare la vita della famiglia Cutrò.

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