Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

VIOLENTAVA MOGLIE E FIGLI A BARCELLONA P.G., 35ENNE ARRESTATO PER VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA E MALTRATTAMENTI

Barcellona P.G., 18 ottobre 2014 - I militari della Stazione di Barcellona P.G., nei giorni scorsi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di un trentacinquenne della zona tirrenica, già noto alle Forze dell’Ordine, che si è reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata, anche nei confronti dei figli. L’uomo era stato già tratto in arresto nel luglio dello scorso anno per gli stessi motivi ed era sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Dopo una successiva accurata attività investigativa, condotta in collaborazione con i militari della Stazione CC di Spadafora, il G.I.P., sulla base delle risultanze investigative, ha deciso di aggravarne la misura.

Le indagini, coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, Dott. Mirko Piloni, hanno permesso di accertare nel giro di pochi mesi, le varie violenze poste in essere dall’uomo e che le stesse si verificavano già da diverso tempo.
Dopo l’esecuzione del provvedimento, l’uomo è stato portato in caserma per l’espletamento delle formalità di rito e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria. I militari della Stazione di Barcellona Pozzo di Gotto hanno tratto in arresto un 35enne, il quale si è reso responsabile di maltrattamenti in famiglia posti in essere nei confronti della propria ex-moglie.
L’uomo seguiva continuamente la donna, insultandola e minacciandola. Molte volte si appostava sotto la sua abitazione, in attesa che uscisse per poterle rivolgere intimidazioni ed ingiurie. Spesso l’uomo si recava davanti alla scuola frequentata dai figli per reiterare le condotte sopra descritte. Numerose sono state anche le telefonate minatorie nel corso della notte.

Dopo un’incessante attività investigativa grazie alla quale i militari potevano dare riscontro a tutti gli eventi criminosi posti in essere dal soggetto, il G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica della locale Procura, Dott. Mirko Piloni, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare che è stata eseguita nei giorni scorsi. Il soggetto, espletate le formalità di rito negli uffici della locale Stazione CC, è stato tradotto presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’A.G.

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