Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

MAZZARA’ SANT’ANDREA: SEQUESTRATA LA DISCARICA GESTITA DA “TIRRENOAMBIENTE”

Nota stampa relativa all’esecuzione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto e dei CC del NOE di Catania del sequestro, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della locale Procura della Repubblica, della discarica per rifiuti non pericolosi di Mazzarà Sant’Andrea (ME) gestita dalla “Tirrenoambiente S.P.A.” I dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi 3 novembre 2014 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina.

Messina, 3 novembre 2014 - Alle 11.30 odierne, in Mazzarà Sant’Andrea, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto unitamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Catania hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, della discarica per rifiuti non pericolosi gestita dalla “Tirrenoambiente S.P.A.”, sita in quella contrada Zuppa.
Il provvedimento è stato adottato nell’ambito delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito della relazione elaborata dalla Commissione ispettiva per la verifica degli atti relativi alle discariche private in esercizio per rifiuti non pericolosi site nel territorio siciliano istituita con D.A. n. 54 del 17/01/2014.
Lo sviluppo delle indagini delegate ai Carabinieri, con l’ausilio di tecnici del settore, hanno permesso di accertare la realizzazione di lavori di sbancamento propedeutici ad un ulteriore ampliamento della discarica in totale assenza di autorizzazioni edilizie.
Veniva altresì accertato che l’abbancamento di rifiuti in discarica violava le prescrizioni contenute e richiamate nei provvedimenti autorizzativi, condotta che integra il reato previsto dall’art. 256 c. 3-4 del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Nello specifico sono stati conferiti in discarica oltre un milione di mc. di rifiuti ulteriori rispetto ai rifiuti abbancabili. La illegittima coltivazione è avvenuta in sopraelevazione, comportando concreto rischio di fenomeni franosi con rilevante pericolo per l’ambiente e per la incolumità delle persone. Si evidenzia altresì come sia stato accertato che sulle pareti della discarica esistano situazioni di criticità, con fuoriuscita di percolato. E’ stato anche accertato che le acque sotterranee della discarica presentano notevoli indici di inquinamento.

Per i reati ravvisati rispetto ai fatti di cui sopra, sono stati notificati ai tre indagati, C. A. di anni 53, A. G. di anni 53 e I. G. di anni 61, altrettanti avvisi di garanzia.
La discarica di Mazzarrà Sant’Andrea (ME) è da diverso tempo al centro delle cronache anche a seguito della condanna ad 8 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa dell’ex Presidente del Consiglio di Amministrazione, Giambò Sebastiano, per fatti attinenti la carica ricoperta.
Di recente la discarica è stata oggetto dei lavori della Commissione Parlamentare Antimafia nell’ultima visita effettuata a Messina e Barcellona Pozzo di Gotto.
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L’Amministrazione ha comunicato che potrebbero esserci disagi nelle prossime 48 ore per la raccolta dei rifiuti in città a causa della chiusura della discarica di Mazzarrà S. Andrea disposto questa mattina dal Tribunale nell’ambito delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito della relazione elaborata dalla Commissione ispettiva per la verifica degli atti relativi alle discariche private in esercizio per rifiuti non pericolosi site nel territorio siciliano istituita con D.A. n. 54 del 17/01/2014.

Alle 11.30 odierne, in Mazzarà Sant’Andrea, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto unitamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Catania hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Subito dopo l’apposizione dei sigilli da parte dei Carabinieri, la Prefettura ha inviato una comunicazione a tutti i Comuni interessati. Il provvedimento oltre Milazzo, riguarda un centinaio di Comuni della provincia e la città di Messina che rischiano di precipitare in un'emergenza senza precedenti qualora dalla Re-gione non arriveranno in tempi brevi nuove direttive su siti alternativi.

L'Amministrazione si è immediatamente attivata per trovare una soluzione idonea, attraverso l’individuazione di un sito alternativo che però deve essere espressamente autorizzato dalla Regione.
A Milazzo sino a questa mattina la raccolta è avvenuta con regolarità ma gli autocompattatori non hanno potuto smaltire i rifiuti a Mazzarrà e dunque domani non potranno svuotare i cassonetti.
L’Amministrazione – nel sottolineare che tale inconveniente non è dipeso dalla propria volontà – invita i cittadini alla collaborazione nello smaltimento dei rifiuti per contenere i disagi igienico-sanitari che potrebbero determinarsi.

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