
Palermo, 19/11/2014 - Il Partito Socialista Siciliano esprime il più vivo disappunto sulla pervicace e determinata posizione del governatore Rosario Crocetta che malgrado, da più parti,sono sempre più numerose le ferme prese di posizione contro le istallazioni delle piattaforme petrolifere in Sicilia, continua con ostinazione a difendere il suo operato di ligio esecutore, in ossequio al decreto “ Salva Italia”, dei voleri del governo Renzi che prevedono appunto l’insediamento in Sicilia delle trivelle delle compagnie petrolifere. Di quelle stesse compagnie petrolifere che già in passato tanto danno e guasti hanno prodotto in termini ambientali e di sfruttamento economico drenando dalla Sicilia risorse senza nemmeno pagare le dovute tasse così come previsto dall’articolo 37 dello Statuto Siciliano.
E il governatore che fa?
Il linea con quelli che sono i desiderata del governo nazionale insiste nel voler concedere il diritto di trivellazione in mare e sulla terraferma in Sicilia alle compagnie petrolifere con le quali, a quanto ci è dato a vedere, sembra avere da tempo un feeling particolare “Proprio lui- sostiene Ignazio Coppola componente la segreteria regionale del Partito Socialista Siciliano - che essendo stato sindaco di Gela e per rispetto alla sua città dovrebbe ricordarsi i gravi guasti all’ambiente e le cause di malattie incurabili e irreversibili prodotti, in passato ed ancor oggi, dalle raffinerie petrolifere agli abitanti di Gela ( la sua città) , Milazzo e Priolo. Ma tant’è Roma ordina (il decreto salva-trivelle docet) e Palermo esegue.
“Pensi il nostro governatore - prosegue Coppola – anziché a spendersi nel promuovere iniziative atte a tutelare fonti energetiche come quelle inquinanti e derivate dal petrolio che ormai fra poco, come recenti studi hanno accertato, apparteranno al passato, si spenda nella promozione e nella produzione di nuove fonti energetiche ed alternative ,in primo luogo quella solare, di cui la nostra isola è potenzialmente ricca” “ E poi conclude - il componente della segreteria regionale del PSS – invece di pensare ai giacimenti petroliferi rifletta e si impegni sui giacimenti culturali di cui la nostra isola è tra le più ricche al mondo e cha assieme al turismo e poi ancora all’agricoltura, alla piccola e media impresa e alla pesca dovrebbero essere le strutture portanti, senza ricorrere alle trivelle inquinanti dei petrolieri, della nostra economia. . Governatore anziché pensare al decreto “ Salva Italia “ e di compiacere il capo del Governo e i petrolieri, pensi alla Sicilia e ai siciliani che da lei all’atto del suo insediamento si aspettavano ben altro”
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